Renée Zellweger e i rumor sulla chirurgia plastica: "Mi rendono triste"

Renée Zellweger ha parlato anche di bellezza, in una lunga intervista con il New York Magazine, e di come i rumor sulla chirurgia plastica l'abbiano intristita.

Quella di Renée Zellweger e la chirurgia plastica è una leggenda nata più o meno nel 2014, quando, alla prima apparizione pubblica dopo anni di stop, l'attrice fu accusata di aver sacrificato l'adorabile viso paffutello di Bridget Jones all'inutile lotta contro lo scorrere del tempo.

Chi ricorda l'inizio di questa storia, ricorderà anche come Renée Zellweger si sia sempre difesa da quelle accuse infamanti, ma oggi è nuovamente pronta a parlarne apertamente, definendo tutto l'accanimento intorno al suo aspetto e in generale intorno alla vita di chi, come lei, è un personaggio pubblico, cose che: "Mi rendono triste". L'occasione è stata una lunga intervista con il New York Magazine per presentare Judy, il film di prossima uscita che la vede protagonista, dopo ben 6 anni passati lontana dai riflettori. Volontariamente, per quello che ha raccontato, nel tentativo di recuperare tempo e attenzioni per se stessa e la propria sfera privata.

"C'è un giudizio che ti viene assegnato, come se in qualche modo tu fossi un riflesso del tuo personaggio, che tu sia una brava persona, una persona debole, una persona autentica". Questo è naturalmente un peso e la conseguenza, dice, riferendosi a quella famosa apparizione sul tappeto rosso con un'espressione giudicata irriconoscibile dai fan, è che: "ho capito che avevo bisogno di rispondere a quello che stava succedendo, perchè così evidentemente non funzionava [...] Questo mi rende triste. Non guardo alla bellezza in quel dato modo e non penso a me stessa in quel modo. Amo il mio essere così particolare, il mio mix di caratteristiche così fuori dal comune. Mi permette di fare quello che faccio e non voglio essere altro. Sono stata assunta quando indossavo i jeans e gli stivali da cowboy, con i capelli in disordine. Ho iniziato a lavorare così. Non ho dovuto apportare cambiamenti al mio aspetto per lavorare. Allora perchè improvvisamente sarei dovuta cambiare per inserirmi in un canone che non mi apparteneva?".

Dopo un periodo buio durato ben 6 anni, nel 2016 Renée Zellweger è tornata a Hollywood, al suo lavoro, con rinnovati entusiasmo ed equilibrio - ma con il solito aspetto, in barba all'età (50 anni) e a chi la accusava di aver fatto ricorso al bisturi -: "Un terapista ha capito il mio problema: passavo il 99% del mio tempo di fronte a un pubblico, e solo nei ritagli vivevo la mia vera vita. Così ha capito che mi serviva smettere di avere impegni continui: dovevo non sapere quello che avrei fatto almeno nei due anni successivi".
Gli anni sono stati sei, ma adesso l'ex Bridget Jones è pronta a riconquistare il grande schermo, a partire dal 27 settembre, grazie al biopic Judy.