Ray Fisher vs. Joss Whedon continua a essere uno degli argomenti caldi del momento, e adesso l'attore di Justice League va più a fondo sulla questione, ricordando alcuni comportamenti "poco corretti" da parte del regista. E in un qualche modo c'entra anche Robert Downey Jr.
Fisher, che dalla scorsa estate ha voluto rendere pubblica la sua esperienza sul set di Justice League, e in particolare sulle sue esperienze lavorative al fianco di Whedon e di alcuni esecutivi Warner Bros., ha raccontato all'Hollywood Reporter che per lui è stata una collaborazione difficile specialmente perché il regista non sembrava voler prendere in considerazione osservazioni e punti di vista degli attori.
Quando fu mandato loro lo script rivisitato del film, che non prevedeva gran parte della backstory di Cyborg (presente, invece, nella versione di Zack Snyder), Fisher cercò di parlarne con Whedon, dato che quest'ultimo aveva inviato loro una mail chiedendo dei feedback, e più nello specifico "domande, commenti o abbondanti lodi".
"Era chiaro però come fosse in cerca semplicemente di abbondanti lodi" ha osservato l'attore, che sempre stando al suo racconto, provò allora a presentare alcune annotazioni su come evitare problemi di rappresentazione del personaggio al regista, per poi sentirsi dire "Mi sembra di star ricevendo delle note da parte tua, e non mi piace prendere note da nessuno, nemmeno da Robert Downey Jr.".
Ma cosa c'entra Robert Downey Jr.? Secondo THR Whedon non ha commentato le dichiarazioni di Fisher, ma in passato, ai microfoni di Yahoo (via Showbiz Cheat Sheet), il regista aveva raccontato come lui e Downey avessero dei "metodi lavorativi alquanto differenti", e come all'interprete di Iron Man piacesse fornire il suo punto di vista sulle diverse scene.
Tuttavia, all'epoca Whedon disse: "Io e Robert trascorrevamo parecchio tempo nel cercare di rendere al meglio una scena con entrambi i nostri metodi personali, così che lui potesse essere il più possibile a suo agio con la direzione che prendeva, ciò che veniva detto e quale fosse il suo ruolo all'interno".
"Gli davo delle battute, e lui in generale le ripeteva" spiegando che a volte gli forniva anche più opzioni nel caso volesse provare qualche alternativa "Adora le annotazioni. Ama essere guidato e il processo collaborativo. Non cerca di sovrastare nessuno, ma vuole davvero creare una collaborazione con il regista".