Raffaella Carrà: per The Guardian "Ha liberato le donne più delle femministe"

The Guardian elogia la carriera di Raffaella Carrà: il quotidiano britannico in concomitanza dell'uscita del film Ballo Ballo dedica un lungo articolo alla showgirl italiana

Raffaella Carrà ha rivoluzionato l'intrattenimento italiano secondo The Guardian. Il quotidiano britannico infatti ha esaltato la nostra showgirl in occasione dell'uscita della commedia musicale Ballo Ballo.

Una foto di Raffaella Carrà negli anni Ottanta
Una foto di Raffaella Carrà negli anni Ottanta

Per gli italiani degli anni Sessanta Raffaella Carrà è stata la pietra dello scandalo avendo mostrato per prima l'ombelico scoperto durante la sigla di Canzonissima 1969/70, per gli inglesi è l'icona sexy che ha "insegnato all'Europa la gioia del sesso". L'elogio alla nostra showgirl arriva dalle pagine del The Guardian, che ha dedicato un lungo articolo alla nostra showgirl in occasione della commedia musicale spagnola Ballo Ballo, che ha come filo conduttore le canzoni della Carrà.

Raffaella Carrà in Pronto Raffaella?
Raffaella Carrà in Pronto Raffaella?

"Gli Abba stanno alla Svezia come Raffaella Carrà sta all'Italia", con questa prestigiosa proporzione The Guardian sottolinea l'importanza della cantante italiana che ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo. La commedia musicale citata dal quotidiano britannico è stata presentata al Tallinn Black Nights film festival e al Festival internazionale del cinema di Almería ed è diretta dal regista Nacho Álvarez. Ballo Ballo non è una biografia della cantante ma le sue canzoni fanno da filo conduttore all'evoluzione sessuale di un paese cattolico stretto dalla morsa della censura franchista. The Guardian scrive che la Carrà ha superato come fama cantanti come Mina, Milva, Patty Pravo "tecnicamente più dotate" citando il suo soggiorno negli Stati Uniti dove andò a vedere per un mese di fila il musical Hair convincendosi che "l'Italia avesse bisogno di una scossa di energia".

Roberto Benigni abbraccia con entusiasmo la povera Raffaella Carrà durante una puntata di Fantastico.
Roberto Benigni abbraccia con entusiasmo la povera Raffaella Carrà durante una puntata di Fantastico.

Il quotidiano cita il famoso ombelico scoperto di Canzonissima del 1969, quando la Carrà fu attaccata non solo dal Vaticano ma anche da giornalisti come Maurizio Costanzo che la definì "La regina del così così". L'anno dopo arriva il Tuca Tuca con la telecamera costretta a zommare su lei ed Enzo Paolo Turchi per far vedere al pubblico da casa che i due non si toccavano. Il quotidiano britannico ricorda Luca, un successo nella Spagna post dittatura, un brano in cui la protagonista viene tradita dal suo ragazzo che scappa con un ragazzo biondo, una novità assoluta per la musica spagnola e italiana: "Non sorprende che la Carrà sia diventata un'icona gay tanto da ricevere il World Pride 2017 Award a Madrid", scrive The Guardian.

Raffaella Carrà "ha insegnato alle donne che avere il libero arbitrio in camera da letto non era scandaloso, che è giusto innamorarsi di un uomo gay e che non tutte le relazioni sono esattamente sane" scrive il The Guardian che, citando Francesco Vezzoli, scrive "Penso che Raffaella Carrà abbia fatto di più per liberare le donne rispetto a tante femministe" e termina dicendo che la nostra Raffaella "ha aiutato le persone a vivere vite più appaganti, usando ritmi a cui nessuno che abbia sangue nelle vene può resistere".