Quentin Tarantino, il difficile rapporto con la madre: "Ho promesso di non darle nemmeno un soldo"

Quentin Tarantino ha parlato del complesso rapporto che ha con la madre e ha ricordato quella volta in cui, da bambino, promise di non regalare nemmeno un penny a sua madre.

In occasione di una chiacchierata con Brian Koppelman, creatore di Billions, durante il podcast The Moment, Quentin Tarantino ha raccontato il suo difficile rapporto con la madre, Connie McHugh.

Secondo quanto dichiarato dal regista di Pulp Fiction, sua madre non è mai stata una sua fan e non ha mai sostenuto la sua idea di diventare uno scrittore. Quentin Tarantino ha ammesso a Brian Koppelman che non era particolarmente dotato, dal punto di vista artistico, quando era un ragazzino. Dopo essersi iscritto a un corso in sceneggiatura, sua madre lo rimproverò e gli disse: "Che questa carriera da sceneggiatore finisca il prima possibile!". In quel momento, Quentin Tarantino ha riflettuto e ha pensato: "Bene, quando diventerò famoso e ricco come scrittore, tu non vedrai nemmeno un mio penny! Non ci sarà nulla per te, nessun appartamento e nessun casa. Lo hai voluto tu!".

Qt8 Quentin Tarantino The First Eight 10
QT8 - Quentin Tarantino – The First Eight: Quentin Tarantino e Christoph Waltz in un'immagine

A quanto pare, la madre di Quentin Tarantino è ancora viva ma il regista non le ha mai dato alcun aiuto economico. L'autore di Bastardi senza gloria ha continuato: "Tutte le parole hanno un peso e delle conseguenze, specialmente quelle pronunciate nei confronti dei bambini. Per un bambino, il sarcasmo può essere davvero pericoloso da digerire".

Nel corso di una chiacchierata al podcast di Joe Rogan, Quentin Tarantino si è soffermato sulla censura cinematografica e ha dichiarato: "Gli anni Ottanta e Cinquanta sono stati i peggiori perché erano il tempo del politicamente corretto. Negli anni Cinquanta era la società ad essere censurata, negli anni Ottanta si è trattato più di autocensura. Si è trattato di una sorta di reazione agli anni Settanta e a quella libertà sfrenata".

Pedro Almodovar e Antonia San Juan sul set di Tutto su mia madre
Pedro Almodovar e Antonia San Juan sul set di Tutto su mia madre

Infine, Quentin Tarantino ha parlato della qualità principale che devono avere i personaggi. Secondo il regista, ogni personaggio deve essere piacevole perché lo spettatore deve essere in grado di costruire con lui un legame empatico. La chiusura del suo intervento lo ha visto lodare Pedro Almodovar e il cinema europeo. Il regista ha raccontato: "Ho sempre desiderato imitare il cinema europeo. Certe sequenze di apertura di Almodovar sono davvero incredibili! In America mi dicevano che non sarei mai riuscito a essere così folle perché non me lo avrebbero permesso. Ma loro chi? Chi sono loro?!".