Secondo quanto riportato dal sito Indiewire, che ha tradotto quanto dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione di The Hateful Eight a San Paolo, il regista Quentin Tarantino non ha risparmiato parole piuttosto dure nei confronti di Spike Lee.
Un giornalista ha chiesto al filmmaker se sarebbe stato disposto a lavorare nuovamente con il suo collega e la risposta è stata piuttosto decisa: "Mai!". Tarantino è poi ritornato sull'argomento: "Ho altri due film da dirigere e in nessuno dei due passerò il tempo lavorando con quel figlio di pu...na. Spike sarebbe veramente felice il giorno in cui accettassi di lavorare con lui. Ma non accadrà. The Hateful Eight è stato il mio ottavo film. Il prossimo sarà il nono e il successivo sarà l'ultimo".
Dopo la conclusione della sua carriera come regista, Quentin Tarantino si occuperà di produrre i lavori degli altri.
Nel corso degli anni Lee ha espresso pubblicamente la sua opinione negativa nei confronti delle scelte di Tarantino e in particolare sulle parole utilizzate, in particolare sull'uso del termine "negro" nei suoi film come Jackie Brown. Quentin aveva quindi spiegato: "Come sceneggiatore, chiedo il diritto di scrivere ogni personaggio del mondo nel modo in cui voglio farlo. E dire che non posso farlo perché sono bianco è razzista". Spike aveva successivamente criticato anche Django Unchained, commentando che lo considerava irrispettoso, sottolineando che la schiavitù non era un argomento da spaghetti western diretti da Sergio Leone: "E' stato un olocausto. I miei antenati sono schiavi. Rubati dall'Africa. Renderò loro onore".