Pulp Fiction, John Travolta grato di aver partecipato al film: "Mi ha dato una seconda possibilità"

La star ha felice di aver potuto partecipare al successo di Quentin Tarantino in un periodo complicato della sua carriera.

John Travolta e Samuel L. Jackson in una scena di Pulp Fiction

John Travolta ha reso omaggio a Pulp Fiction per avergli concesso una seconda possibilità di una carriera ad alto livello a Hollywood. L'attore interpretò Vincent Vega, uno dei sicari di Marsellus Wallace al fianco di Samuel L. Jackson.

In questi giorni Pulp Fiction compie trent'anni e per una retrospettiva dedicata al film realizzata da Variety, Travolta ha espresso nuovamente la propria gratitudine per il film di Tarantino, giunto in un periodo complicato.

Nuova chance

"L'ultimo successo, prima di Pulp Fiction, erano i film della serie Senti chi parla, quindi ricevere l'offerta di Pulp Fiction è stata sicuramente un'opportunità di alto livello, più in linea con il tipo di performance da nomination agli Oscar come in La febbre del sabato sera e Blow Out".

John Travolta in una scena di Pulp Fiction
John Travolta in una scena di Pulp Fiction

Travolta spiega il motivo che spinse Tarantino a contattarlo:"Ero uno dei suoi attori preferiti durante il periodo della crescita con I ragazzi del sabato sera, La febbre del sabato sera, Grease - Brillantina e Blow Out. Voleva lavorare con me". Inoltre, era uno degli attori preferiti dalla critica Pauline Kael, molto ammirata da Tarantino.

"Penso che il fatto che fosse un grande fan di Pauline Kael e che io fossi uno dei suoi attori preferiti abbia alzato la posta per me e mi abbia dato una seconda possibilità per una carriera di alto livello, quella che lui ha sempre voluto che avessi" ha proseguito Travolta "Ha anche eguagliato lo status iconico di La febbre del sabato sera, cosa molto rara nella storia del cinema".

John Travolta vide il film per la prima volta insieme al resto del cast composto da Uma Thurman, Samuel L. Jackson, Bruce Willis e Tim Roth:"Fu al Festival di Cannes. Superò le mie aspettative perché raggiunse un nuovo livello di narrazione e regia e si poteva sentire, era viscerale. Era la storia in divenire".