Pioggia di critiche per l'Estetista cinica: "Che cafonata la cena alla Pinacoteca di Brera"

La vita degli influencer, lo sappiamo, è posta costantemente sotto l'occhio dei riflettori. Non sorprende la reazione a catena scatenatasi sui social dopo l'ultima azione compiuta da Cristina Fogazzi.

Cristina Fogazzi conosciuta come 'L'Estetica Cinica'.

L'Estetista cinica è stata di recente al centro di una pioggia di critiche che l'hanno vista protagonista. Queste si sono scatenate dopo che in molti hanno appreso della decisione di quest'ultima di organizzare una cena alla famosa Pinacoteca di Brera (la celebre galleria nazionale di arte di Milano), per festeggiare il lancio del suo brand di prodotti estetici in Spagna.

Uno spettacolo indecoroso e indegno

Si è trattata di un'occasione a cui hanno preso parte diversi volti noti dei social, ma il motivo che ha spinto la Fogazzi a realizzare tutto questo non è bastato a fermare i molti che hanno deciso di scagliarsi contro l'influencer. Ecco quindi che si è definito: "uno spettacolo indecoroso e indegno", mentre altri hanno fatto leva sul fatto che: "Per i soldi si fa qualsiasi cosa".

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Una delle sale interne della Pinacoteca di Brera

La risposta alle critiche dell'Estetista Cinica

Come ogni volto dei social che si rispetti, anche Cristina Fogazzi ha scelto il suo profilo Instagram, con cui lavora quotidianamente, come terreno per rispondere alle tante critiche che le sono state rivolte negli ultimi giorni. L'imprenditrice ci ha tenuto a sottolineare come tutto ciò che ha ottenuto fino ad oggi se lo sia sempre guadagnato, e oltretutto ha sottolineato come si debba smettere di mistificare (probabilmente intendeva mitizzare, Ndr) i luoghi della cultura. Sicuramente si tratta di uno sfogo molto sentito quello che è stato lanciato dall'influencer, ma la vera domanda adesso è: che cosa ne farà il suo pubblico di queste sue dichiarazioni?

Qui sotto potete leggere tutto il racconto della polemica da parte della stessa Fogazzi, che ha sottolineato anche come non si scatenino le medesime critiche quando si parla di marchi di moda come Dior e Prada, inducendola a parlare di "classismo" e del fatto che forse lei "puzza troppo di ceretta e fango drenante alle alghe" per poter essere inclusa in certi luoghi, nonostante i benefici economici che ne ha tratto la stessa Pinacoteca (80mila euro circa, da impiegare in restauri). E voi, cosa ne pensate?

Se volete vedere in un contesto diverso l'Estetista Cinica leggete anche la nostra recensione di Non ci resta che il crimine - La serie