L'uscita imminente nelle sale di Ultimatum alla Terra, remake del classico del 1951 firmato da Robert Wise, testimonia come la fantascienza più tradizionale stia tornando in auge. Si guarda ai capolavori sci-fi del passato, soprattutto a quelli a sfondo-sociopolitico, attualizzandoli per cercare delle spiegazioni alla crisi che attanaglia la società occidentale, come se la risposta a tutti i nostri problemi fosse in realtà contenuta nelle stelle.
In questo filone si inserisce il progetto dello sceneggiatore di Changeling e Babylon 5, J. Michael Straczynski, che sta attualmente lavorando al remake de Il pianeta proibito, altro classico della fantascienza diretto nel 1956 da Fred McLeod Wilcox.
Straczynski ha assicurato che il film non sarà il solito remake né un semplice aggiornamento dell'opera originale, che all'epoca rappresentò un notevole spartiacque per le immagini innovative e per aver portato sullo schermo qualcosa che non era mai stato visto prima. Questo è ciò che lo sceneggiatore ha intenzione di fare con il suo nuovo progetto, che non sarà un remake né un prequel, ma qualcosa che nessuno si aspetta. Bandite le atmosfere retrò e la pedissequa riproduzione di un'epoca passata, ciò che Straczynski promette è un film di nuova concezione che punta molto sull'originalità. Ci auguriamo che le aspettative non vengano deluse.
Prosegue a gonfie vele anche la lavorazione del prequel dell'inquietante Il pianeta delle scimmie. Scott Frank, sceneggiatore di Minority Report, è stato ingaggiato per scrivere e dirigere il film, il cui titolo non sarà più Planet of the Apes: Genesis, ma Caesar. Frank ha debuttato dietro la macchina da presa nel 2007 realizzando il convincente Sguardo nel vuoto.
Il regista mette le mani avanti sul progetto dichiarando che Caesar non sarà un remake di 1999 - Conquista della Terra. Nella nuova pellicola non vi saranno scimmie parlanti e non si concluderà con scimpanzè che corrono per le strade urlando alla conquista de mondo. Il film avrà, ovviamente, dei punti di contatto con la saga de Il pianeta delle scimmie, ma Frank vede il suo lavoro come un possibile capitolo iniziale della saga che funga da ponte tra il mondo contemporaneo e la società in cui a dominare sono le scimmie.