Evan Rachel Wood ha collaborato per oltre due anni con la regista Amy Berg per realizzare il documentario Phoenix Rising e il risultato della loro collaborazione sarà presentato al Sundance Film Festival.
Il progetto verrà poi distribuito da HBO sui propri schermi suddiviso in due parti.
Davanti alla telecamera Evan Rachel Wood ha condiviso i dettagli della sua carriera, del suo impegno come attivista e della decisione di denunciare gli abusi subiti da Marilyn Manson durante la loro relazione.
Il titolo fa riferimento anche al Phoenix Act, un decreto che nel 2019, in California, ha permesso di estendere il periodo previsto per denunciare i casi di violenza domestica da tre a cinque anni. Nel mese di febbraio dell'anno scorso, l'attrice ha poi svelato che le violenze subite che l'avevano spinta a impegnarsi in prima linea per far approvare questo cambiamento erano state compiute da Marilyn Manson.
La rivelazione ha scatenato le testimonianze di altre vittime del cantante che hanno portato anche all'apertura di alcune indagini.
Berg ha svelato che Wood le aveva chiesto se fosse interessata a collaborare con lei nel 2019, seguendo il suo impegno come attivista. La regista inizialmente non aveva accettato di occuparsi del materiale se non come consulente, tuttavia l'inizio della pandemia l'ha spinta a cambiare idea: "Non si trattava di Marilyn Manson e del suo mondo, ma era una storia simile a Erin Brockovich. Ci siamo realmente concentrati sul raccontare una storia sull'empowerment, qualcosa che potesse offrire delle risorse alle donne e agli uomini che si trovano ad affrontare situazioni all'insegna degli abusi. E stavamo realizzando quello fino a quando ha deciso di rivelare il nome di Manson pubblicamente".
Phoenix Rising sarà un ritratto approfondito ed emozionante della vita dell'attrice, raccontando la storia della sua famiglia e i primi passi compiuti nel mondo dello spettacolo, che l'hanno spinta a entrare nel mondo degli adulti nonostante fosse ancora una ragazzina.