Conosciuta a livello internazionale per il suo ruolo in Shirley Valentine, che le permise di ottenere una candidatura al premio Oscar, Pauline Collins è scomparsa all'età di 85 anni.
Da diversi anni, Collins soffriva della malattia di Parkinson ed è deceduta ieri a Londra circondata dai suoi cari, come si legge nel comunicato della famiglia che ne annuncia la morte.
Il messaggio che annuncia l'addio a Pauline Collins
"Pauline è stata tante cose per tante persone, interpretando una grande varietà di ruoli nella sua vita. Una presenza brillante, vivace e arguta sul palcoscenico e sullo schermo. La sua illustre carriera l'ha vista interpretare politiche, madri e regine" si legge nel comunicato sulla morte di Pauline Collins.
"Sarà sempre ricordata come l'iconica, determinata, vivace e saggia Shirley Valentine, un ruolo che ha reso completamente suo. Conoscevamo tutte queste sfaccettature di lei perché la sua magia era presente in ognuna".
La carriera di Pauline Collins
Nata a Exmouth e formatasi alla Royal Central School of Speech and Drama di Londra, Pauline Collins ottenne i primi successi negli anni '70, interpretando la domestica Sarah Moffat, nella serie Su e giù per le scale, e nello spin-off Thomas and Sarah.
La fama internazionale arrivò soltanto nel 1989 con la sua interpretazione in Shirley Valentine - la mia seconda vita, adattamento cinematografico dell'omonima opera teatrale di Willy Russell, grazie alla quale aveva già vinto il Laurence Olivier Award. Il film racconta la storia di una casalinga di mezza età della classe operaia di Liverpool che ritrova la propria voglia di vivere dopo aver vinto una vacanza in Grecia.
Grazie alla sua performance, Pauline Collins vinse il BAFTA come miglior attrice protagonista e ricevette una candidatura al premio Oscar, che quell'anno fu assegnato a Jessica Tandy per A spasso con Daisy. Tra i suoi ruoli successivi spiccano quello di Harriet Smith in The Ambassador e le apparizioni in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni e Quartet.