Papa Francesco stasera su NOVE con Vizi e Virtù: le anticipazioni dell'ultima puntata

Appuntamento con Papa Francesco e con la serie Vizi e Virtù, stasera su NOVE alle 21:25: nell'ultima puntata, in onda in occasione della Pasqua 2021, le conversazioni su prudenza, forza e giustizia.

Papa Francesco torna in TV stasera su NOVE, alle 21:25, con la serie evento Vizi e Virtù, di cui andrà in onda il terzo episodio dedicato ancora una volta a luci ed ombre dell'esistenza umana.

L'ultima puntata, in onda in occasione della Pasqua 2021, andrà alla scoperta di due storie dedicate rispettivamente a Stoltezza e Prudenza, Fortezza e Incostanza, Giustizia e Ingiustizia.
Nella prima siamo a Frosinone: Tiberio Patrizi, uomo mite e sensibile, padre di famiglia, è malato di ludopatia. Un brutto male che ha travolto la sua vita e la sua volontà, rischiando di condurre lui e i suoi cari alla rovina. La moglie e le due figlie lo hanno aiutato a uscire dal tunnel del gioco e hanno fondato "No Game", un'associazione che aiuta le persone affette da ludopatia. Secondo Tiberio non è possibile guarire dalla ludopatia, ma la si può senz'altro curare. Da qui il suo impegno ad aiutare le persone, evitando le tragiche conseguenze alle quali questa dipendenza può condurre. Una famiglia che ha ritrovato un equilibrio grazie al calore degli affetti e alla determinazione di vincere la dipendenza.

La seconda è ambientata a Santa Marinella (Roma): Omar di Felice, ex ciclista professionista è oggi campione di Ultracycling. Ha scelto di vivere la sua passione con uno spirito diverso e, grazie alla sua determinazione, ha iniziato a girare il mondo. Un personaggio che insegna come, dall'incostanza, possa nascere la fortezza e la capacità di inseguire e perseguire obiettivi. In una gara costante con se stessi, dove la cosa principale non è vincere ma saper imparare dalle sconfitte.

Protagonista della terza e ultima storia è Piero Nava, il primo super testimone di giustizia d'Italia. Il 21 settembre 1990 Piero, agente di commercio, stava guidando sulla provinciale di Agrigento quando si è trovato ad assistere all'omicidio del giudice Livatino. La morte del "giudice ragazzino" ha cambiato la sua vita. Perché? Nava non è rimasto in silenzio, ha sentito immediatamente il dovere di denunciare il fatto alle autorità. E, per un atto di giustizia, è diventato vittima dell'ingiustizia: ha dovuto abbandonare la sua casa, i famigliari, gli amici, i colleghi. Ha dovuto cancellare la sua identità e assumerne un'altra, tante altre, nascondendosi insieme a moglie e figli, come fosse stato lui il delinquente. Oggi ha cambiato nome ma resta sempre lui - Piero Nava - felice quando può firmare usando il suo nome. Sorride, nonostante una vita di fatiche, e dice che non avrebbe potuto comportarsi diversamente per riuscire a guardarsi allo specchio ogni mattina e riconoscersi. Il suo messaggio, specialmente ai giovani, è quello di uscire dall'indifferenza.