Paola Barbato: "I miei romanzi? Ecco quali vorrei vedere al cinema"

Secondo Paola Barbato, scrittrice e sceneggiatrice di Dylan Dog, ci sono alcuni suoi romanzi adatti ad essere adattati come film: ecco quali.

Durante la nostra intervista a Paola Barbato nel #SalottoCinefilo - qui il link del nostro canale Twitch ufficiale - si è parlato anche del lavoro dello sceneggiatore e dello scrittore di romanzi. Ci sono alcuni suoi romanzi che sarebbero validi come film?

Paola Barbato, oltre a essere una fra le sceneggiatrici più note del fumetto di Dylan Dog, è anche autrice di diversi romanzi. Per questo le abbiamo chiesto come il suo lavoro da sceneggiatrice potesse aver influito nei suoi libri. E magari averli resi adatti anche per essere rappresentati su piccolo o grande schermo.

Paola Barbato
La sceneggiatrice Paola Barbato

"Secondo me sarebbero adatti a finire sullo schermo il mio romanzo "Non ti faccio niente". Oppure "il filo rosso". - ha raccontato Paola - "Hanno entrambi quegli elementi adatti a una trasposizione cinematografica, gli intrecci, le linee temporali, i dettagli. Se inserisci in una sceneggiatura una maschera africana o un cespuglio particolare, devono servire a qualcosa. Il lettore magari non ci farà subito caso, ma sono quei dettagli che, tu come autore utilizzerai per rivelare uno strumento funzionale alla narrazione, sono importanti per creare corpo alla narrazione. Noi autori dovremmo giocare coi nostri lettori, inserire indizi e suggerire una trama, per poi sorprenderlo. È la parte magica del nostro lavoro, io credo che noi autori siamo "grandi veicoli", le storie vengono da qualche parte e prima o poi noi siamo in grado di dargli vita."

"Una tra le tecniche che gli sceneggiatori sono obbligati a imparare, è quella di figurare l'immagine di quello che stai raccontando" ha continuato Paola Barbato - "Poi può capitare che il disegnatore farà tutt'altra cosa, ma se non inserisci nella sceneggiatura i dettagli, per esempio, di un'inquadratura, della posizione della testa, se è di profilo, centrale etc, non riesci a trasmettere anche il resto della narrazione. Nella scrittura di un romanzo, la descrizione si deve srotolare nella storia, mentre nella sceneggiatura aiuta anche il visivo. I dettagli sono importanti e funzionali all'evoluzione della trama. È come per la famosa pistola di Cechov: se in un romanzo compare una pistola, prima o poi dovrà sparare. Lo stesso concetto vale tanto più nella sceneggiatura che in un testo. Per questo chi ha lavorato come sceneggiatore, può avere un vantaggio come scrittore: sa quanto possano essere importanti alcuni elementi narrativi che poi porteranno a colpi di scena o a collegamenti temporali nella trama".