Oscar 2023, Paul Schrader critica i premi troppo "woke" e spera in un ritorno alle origini

Il regista Paul Schrader ha criticato pubblicamente i premi dell'Academy dopo la cerimonia degli Oscar 2023, sostenendo che sia auspicabile un "ritorno alle origini".

Oscar 2023, Paul Schrader critica i premi troppo 'woke' e spera in un ritorno alle origini

Paul Schrader sembra non abbia particolarmente apprezzato gli Oscar 2023 e online il filmmaker ha espresso la sua speranza che i premi dell'Academy ritornino alle "loro origini".
Il regista, che ha ottenuto la sua prima nomination con First Reformed nella categoria Miglior Sceneggiatura originale, ha infatti sostenuto che i cambiamenti compiuti nell'organizzazione abbiano portato a dei risultati negativi per quanto riguarda la qualità dei riconoscimenti assegnati.

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Il post condiviso da Paul Schrader si intitola "Oscars so not Hollywood", sottolineando che i premi non sono rappresentativi di Hollywood.
Il regista sostiene poi che dare spazio alla diversità tra i membri dell'Academy e ricalibrare il modo in cui vengono contati i voti abbiano trasformato "gli Oscar di Hollywood negli Oscar Internazionali".

Schrader ha aggiunto: "Preferisco le origini provinciali degli Oscar: Hollywood che si riunisce per celebrare i propri membri. La maggior parte delle nazioni che fanno film - Gran Bretagna, Francia, Germania - hanno i loro premi nazionali; i festival hanno i loro premi. Perché Hollywood deve essere Colpo Grosso?".

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Venezia 2017: Paul Schrader al photocall di First Reformed
Venezia 2017: Paul Schrader al photocall di First Reformed

Il regista ha ribadito: "Barry Diller ha ragione. Se gli Oscar vogliono salvarsi devono tornare alle loro origini. Gli Oscar hanno sempre meno significato. I motivi sono chiari: il bisogno di avere delle entrate, aggravato dal debito sostenuto dal museo e dall'abbassamento delle entrate cinematografiche, e la corsa a essere 'woke'".

Il post del regista ha diviso le opinioni dei suoi follower, tra chi lo considera un commento razzista e chi invece sostiene le ragioni di Schrader e non ha apprezzato alcune vittorie delle ultime edizioni.