Pochi anni prima di girare quello che è riconosciuto come il suo capolavoro, Quarto Potere, Orson Welles aveva realizzato un cortometraggio di 40 minuti dal titolo Too Much Johnson, un adattamento dell'omonimo testo teatrale di William Gillette, che doveva essere inserito all'interno dell'omonima commedia che Welles avrebbe dovuto dirigere a teatro, e che non andò mai in scena. Il corto non è mai stato mostrato ufficialmente in pubblico, e dopo che un incendio distrusse la villa di Welles, negli anni Settanta, si ritenne che l'unica copia esistente di Too Much Johnson era andata in fumo.
Tuttavia, una copia del film è stata ritrovata in un magazzino a Pordenone, e considerato che è in condizioni relativamente buone, si deciso di sottoporla a restauro, affidando l'incarico alla George Eastman House e alla National Film Preservation Foundation. Il 9 ottobre la copia restaurata sarà proiettata in occasione delle Giornate del Cinema Muto a Pordenone, mentre qualche giorno dopo il film sarà alla George Eastman House per un'altra proiezione pubblica.
Il protagonista del film è Augustus Billings (Joseph Cotten) un uomo d'affari americano che si reca a Cuba con moglie e suocera al seguito, e a bordo della nave su cui viaggiano incontrano un irascibile francese e sua moglie e alcuni canadesi non particolarmente svegli. Quando la moglie di Augustus scopre che suo marito è in possesso di una lettera imbarazzante, questi si giustifica dicendo che la missiva è stata scritta da un certo mister Johnson che in realtà non esiste. Quando il gruppo approda a Cuba e incontra un americano di nome Joseph Johnson, la signora Billings e sua madre ritengono che si tratti del mittente della lettera.