Ornella Vanoni, l'intervista su Giorgio Strehler e la droga, la lite con Mina e Gino Paoli

Ornella Vanoni ha parlato di Giorgio Strehler, della droga, di Gino Paoli e della sua lite con Mina in un'intervista recente del Corriere.

Ornella Vanoni ha deciso di raccontarsi in un'intervista del Corriere della sera in cui ha ricordato i suoi amori passati, primo tra tutti Giorgio Strehler, conosciuto quando era appena ventenne; la cantante ha anche parlato del motivo per cui si è allontanata dal regista teatrale, della sua relazione con Gino Paoli e della lite con Mina.

"I soldi li ho sempre persi tutti. Un po' perché mi fregavano: a fine tournée talora mi davano solo una parte di quel che mi spettava; sapevano che non avrei controllato." Ha spiegato la Vanoni. "E un po' per un senso di solitudine. Ero sempre da sola nelle mie scelte; e gettavo via il denaro. Compravo una casa, la arredavo, poi vedevo che nessuno veniva a trovarmi, neppure mio figlio, e la rivendevo, magari a metà prezzo".

"Nessun uomo mi ha mai amata tanto quanto Strehler. Era sposato, ma non importava: sposarmi non è mai stata la mia ambizione. Frequentavo i corsi al Piccolo Teatro. L'insegnante di danza era sua moglie, da cui era già separato." Ha continuato Ornella. "Mi detestava: aveva capito al volo che sarei piaciuta al marito. Con lui finì perché non potevo seguirlo nella droga e negli altri suoi vizi. Giorgio era circondato da donne in adorazione; non si capacitava che una potesse dirle di no. Ma io lo adoravo quando lui, un genio, era sul palco. Nella vita lo amavo come si ama un uomo. E delle altre non me ne fregava niente".

A proposito di Gino Paoli la cantante ha dichiarato: "Lo sentii nella casa discografica suonare 'Il cielo in una stanza'. Chiesi chi fosse, mi risposero: 'Un frocio che fa canzoni orrende'. Cominciai a frequentarlo. Facevamo lunghe passeggiate. Gino non aveva i soldi neanche per il biglietto del tram; così andavamo sempre a piedi, io gli trotterellavo dietro con i tacchi a spillo, sfinita. Fino a quando, appoggiati a un muretto, gli chiesi: 'Ma tu sei frocio?'. Rispose: 'No, perché?'. E io: 'Mi avevano detto così'. E lui: 'A me invece hanno detto che tu sei lesbica, canti male e porti male...'. Siamo scoppiati a ridere. E ci siamo dati il primo bacio. Quelle maldicenze perché eravamo diversi. Ma Gino ne era felice: 'Io li lascio dire, e poi gli scopo le mogli'".

Infine, a proposito della sua lite con Mina, Ornella Vanoni ha raccontato: "Eravamo amiche, ci frequentavamo. Un giorno a pranzo suo marito, Alfredo Cerruti, mi propone una trasmissione tv con lei. Accetto e parto felice per le vacanze. A Paraggi mi raggiunge Gigi Vesigna: "Hai visto che Mina fa una trasmissione con la Carrà?". La chiamo: "Sei una vigliacca". "Allora è guerra?" risponde. Guerra no; ma avrei voluto saperlo da lei. Poi facemmo pace. Ma da quando si è rifugiata in Svizzera ci siamo perse".