Quando si parla di titani dell'intrattenimento giapponese, i primi nomi che balenano alla mente sono quelli di One Piece e Dragon Ball, eroi eterni di un immaginario che ha conquistato il mondo. Ma dietro le quinte del mercato, a dettare legge è un'altra leggenda - silenziosa, metallica e inarrestabile: Gundam. E i numeri parlano chiaro.
Gundam, il gigante d'acciaio che sorpassa le leggende dello shonen
Sorpresa o meno, l'ultimo trimestre fiscale di Bandai Namco segna un clamoroso sorpasso: Gundam ha spazzato via la concorrenza interna, superando di netto sia One Piece che Dragon Ball.

Secondo i dati diffusi via social, il franchise dei Mobile Suit ha incassato 65,4 miliardi di yen, quasi il doppio rispetto ai 32,8 miliardi di One Piece e ai 26,5 miliardi del mondo di Akira Toriyama. È un divario così abissale che nemmeno sommando i due storici shonen si riesce a raggiungere la performance dei mecha.
A trainare questa impennata, pare siano state recenti uscite come Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX, ma soprattutto il comparto merchandising, con i celeberrimi Gunpla - i modellini da montare - che continuano a rappresentare una miniera d'oro. "Gundam è un colosso titanico", si legge nel commento alla classifica.
E in effetti, nell'ecosistema dell'industria giapponese, il collezionismo non è solo passione: è un fiume in piena che garantisce flussi di entrate stabili e duraturi, cosa che i franchise concorrenti riescono a replicare solo in presenza di grandi eventi o novità editoriali.
Tra successi stagionali e rendite strutturali
È vero che soltanto tre mesi fa Dragon Ball festeggiava il primato assoluto per l'anno fiscale 2024, complice il lancio della nuova serie Dragon Ball Daima e l'annuncio del videogioco Sparking Zero!. Ma i dati parlano di un fuoco d'artificio passeggero, un picco isolato.

Senza spinte continue - nuove serie, reboot, film o giochi - i numeri tendono a calare. In questo scenario, Gundam si dimostra un titano dalla marcia regolare, che cresce su una base di appassionati fedeli e spendaccioni, in grado di sostenere il brand anche in assenza di grandi titoli.
Il confronto tra questi universi, per quanto suggestivo, deve fare i conti con una realtà spesso sottovalutata: "In Giappone, i consumatori spendono molto di più per Gundam di quanto i fan internazionali investano in Dragon Ball o One Piece". E questa asimmetria geografica si riflette nei bilanci. Riusciranno Goku e Rufy a colmare il divario? Forse sì, ma solo con nuove strategie e un flusso costante di contenuti. Fino ad allora, il trono di Bandai Namco appartiene al re corazzato dei cieli.