Il prossimo 28 febbraio, dopo un lungo periodo di lavorazione, uscirà finalmente nelle sale italiane il film Non ci indurre in tentazione, che ha come centro tematico di tutta la vicenda la crisi di Fede, il silenzio di Dio e l'inadeguatezza da parte di un servo del Signore di continuare il cammino prescritto: l'opera narra infatti la storia di un ex-seminarista turbato da dubbi e incertezze che, rinchiuso tra le pareti della casa natia, intraprende gli ultimi giorni di una lotta spirituale con il suo Doppio tentatore, "un gemello cattivo" che lo perseguita. La pellicola, distribuita dalla Whiterose Pictures, segna l'esordio di N. Santi Amantini, giovane regista italiano che ha alle spalle una riconosciuta filmografia da direttore della fotografia: ricordiamo infatti tra i suoi ultimi lavori l'horror/splatter In the market di Lorenzo Lombardi.
Un film low-budget, costato la cifra record di un migliaio di euro, girato in 12 giorni all'interno di un'unica location, con una ristretta troupe di giovani professionisti, che sono stati "segregati" dal regista nel luogo delle riprese per tutta la durata del set. L'opera vede come interprete unico l'attore toscano Lorenzo Berti, nella parte del seminarista e del suo "doppio" tentatore. "Volevo un film che fosse sobrio a livello estetico, ma denso di
contenuti, simboli e rimandi. Che potesse scavare nell'intimo del personaggio, andando a perlustrare tutti quei lati torbidi dell'anima". Così definisce il regista la sua idea alla base di Non ci indurre in tentazione.
Dopo la commedia Quell'estate, Lorenzo Lombardi ed Eleonora Stagi continuano il proprio percorso distributivo, questa volta con una pellicola dalle forti derivazioni religiose, e a tinte davvero scure; cercando di valorizzare sempre e comunque i giovani cineasti italiani, e i piccoli, coraggiosi, progetti indipendenti.