Il CEO di Netflix Ted Sarandos va controcorrente arrivando ad affermare che il formato di visione non influisce sulla fruizione di un film, facendo tremare i polsi a tutti i cineasti che difendono la sala cinematografica con le unghie e con i denti.
In una recente intervista con il New York Times Sarandos ha rilasciato dichiarazioni impopolari, sostenendo che le hit del 2023 Barbie e Oppenheimer avrebbero avuto lo stesso enorme successo anche su Netflix.
Discutendo sul tipo di contenuti adatto o non adatto a Netflix, Sarandos ha detto: "Non penso che ci sia una risposta chiara perché la versione migliore di qualcosa potrebbe funzionare molto bene per Netflix anche se finora non è accaduto. Ci sono alcuni contenuti ovvi che non sono adatti, come le breaking news, perché penso che abbiano molti altri sbocchi. La gente non ci guarda per questo".
![Ted Sarandos al See What's Netxt Event di Roma](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2018/04/20/tedsarandos_netflixswnrome2018-2_jpg_960x0_crop_q85.jpg)
Lawrence d'Arabia? Funziona anche sul telefonino
Il discorso si è poi spostato sulle hit cinematografiche del 2023, Barbie e Oppenheimer, che hanno incassato, rispettivamente, 1,4 miliardi e 951 milioni di dollari. Per Ted Sarandos: "Entrambi i film avrebbero funzionato egregiamente su Netflix, ottenendo lo stesso successo di pubblico. Non penso che ci sia ragione di credere che certi tipi di film funzionani o non funzionano, come non c'è ragione di credere che un film migliora o peggiora a secondo del formato. Mio figlio è un montatore. Ha 28 anni e ha guardato Lawrence d'Arabia sul telefonino."
Si attendono ora le reazioni sdegnate dei puristi del formato, a partire dal regista di Oppenheimer Christopher Nolan alle parole del CEO di Netflix.