Netflix: Artisti 7607 avvia un’azione legale contro la nota piattaforma di streaming

Artisti 7607 ha appena deciso di avviare un'azione legale contro Netflix per essersi sottratta all'obbligo di remunerare gli interpreti.

Netflix: Artisti 7607 avvia un’azione legale contro la nota piattaforma di streaming

Artisti 7607 sfida Netflix in tribunale: la società di collecting fondata da Elio Germano, Neri Marcorè, Claudio Santamaria, Michele Riondino, Alberto Molinari, Carmen Giardina ha dato incarico ai propri legali di avviare un'azione legale contro la nota piattaforma di streaming. I motivi? Scopriamolo insieme.

Il 15 aprile del 2021 in conferenza stampa Artisti 7607, la società che oggi rappresenta migliaia di artisti, denunciava l'inaccettabile chiusura negoziale da parte dei grandi utilizzatori come, ad esempio, Netflix, Apple ed altre piattaforme streaming, che sfruttano incessantemente le opere audiovisive protette senza fornire alle società di collecting i relativi dati di sfruttamento e di fatto sottraendosi all'obbligo di remunerare gli artisti interpreti con un compenso "adeguato e proporzionato".

Nel giorno in cui la Siae dichiara che l'atteggiamento di Meta si pone "evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright" e denuncia il "rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo", Artisti 7607 ha deciso di fare causa a Netflix.

Cinzia Mascoli, la presidente di Artisti 7607, ha affermato: "È l'inevitabile conseguenza di sterili e lunghe trattative nel corso delle quali la piattaforma non ha ottemperato agli obblighi di legge, non ha fornito dati completi e relativi allo sfruttamento di opere audiovisive, alle visualizzazioni e ai ricavi conseguiti in diverse annualità. Tutti elementi indispensabili per ottenere una remunerazione adeguata e proporzionata per gli Artisti."

"Siamo profondamente solidali con gli autori e i musicisti Siae", aggiunge Paolo Calabresi, socio fondatore di Artisti 7607 e Consigliere di UNITA, "e da tempo consapevoli di dovere contrastare lo strapotere delle grandi piattaforme streaming per tutelare, nel nostro settore, la dignità professionale e i diritti degli artisti interpreti."