Le Iene hanno anticipato che stasera 28 novembre manderanno in onda un servizio su Michele Guardì, storico autore Rai, padre della trasmissione I fatti Vostri. Nella clip condivisa dal programma di Italia 1 si sentono alcuni fuori onda in cui Guardì rivolge frasi scioccanti alcuni suoi collaboratori. Guardì, raggiunto da TV Blog ha precisato che si tratta di video datati 'che non hanno nessun rilievo per me'.
Le anticipazioni condivise da Le Iene
Uno dei servizi di stasera de Le Iene sarà dedicato a Michele Guardì. Il titolo è "Patriarcato, misoginia e omofobia in tv" ed è stato realizzato da Filippo Roma e Marco Occhipinti. Si tratta, da quanto ha anticipato il programma di Davide Parenti, di una serie di fuori onda dell'autore televisivo.
La prima vittima di Michele Guardì è Giancarlo Magalli, che iniziò à condurre I fatti Vostri nel marzo del 1991, sostituendo Fabio Frizzi. "Cane Magalli, levatelo! Levatelo!", urla nella clip l'autore e regista del programma.
Ma non solo, le sue invettive sono rivolte anche ad altri personaggi del programma di Rai 1. Negli audio condivisi da Le Iene, Guardì urla epiteti misogini e omofobi: "Signorina sorrida, finga di esistere", "Che caz.o mastica, la pu.tana". E ancora: "Due, mi è passata la tro.a dietro per caso?", "Guarda quella deficiente là". E poi: "Guarda questo pezzo di merda", "Ma levalo questo fr.cio di me.da" e "Guarda questo pezzo di me,da".
La reazione di Michele Guardì
Mentre Le Iene hanno invitato il pubblico a sintonizzarsi stasera per conoscere la reazione di Michele Guardì, avvicinato dai loro inviati, l'autore televisivo è stato intervistato da Tv Blog. In questa occasione, ha spiegato che si tratta di registrazioni molto datate.
"È una cosa pretestuosa, tirata fuori perché non hanno nulla da fare" ha dichiarato Guardì, aggiungendo di non essere preoccupato che la Rai possa reagire negativamente ascoltando questi audio. "La Rai non c'entra niente con questo. Se vogliono disturbare il mio rapporto con la Rai, hanno sbagliato obiettivo!", ha spiegato l'autore televisivo.
Le accuse di sessismo e omofobia
Michele Guardì ha respinto con decisione le accuse di sessismo e omofobia che questo servizio vorrebbe denunciare: "Loro hanno montato vecchie cose, montando in fila cose che in 5600 puntate si possono dire. Ma sono cose vecchie. Dicono che sono sessista? È una sciocchezza, non è basata su nulla di serio. Non mi crea nessun problema con la Rai".
"Nelle mie redazioni l'80% è donna. La capa del gruppo è una donna: Giovanna Flora. Se fossi omofobo metterei da parte le donne, starei solo con gli uomini e prenderei a calci le donne - ha continuato Michele Guardì - Non sono così. Io con le donne sono non rispettoso... di più! Lo dicono i fatti, non le parole. Io mi giovo della loro capacità e della loro intelligenza, da sempre, non da ora".