Michela Giraud contro la Lazio (ma con ironia): scoppia la polemica sulle accuse di fascismo alla tifoseria

Durante il suo show su TV8, la comica romana ha fatto una battuta satirica sulla Lazio che ha fatto infuriare la società. Ne è nato uno scambio acceso ma civile.

Una foto di Michela Giraud

Una battuta ironica, una risposta piccata e un invito a teatro condito da pizzette. La polemica tra la comica Michela Giraud e la Società Sportiva Lazio è esplosa nel giro di poche ore, riaccendendo un tema ricorrente nella storia del club biancoceleste: l'associazione, spesso controversa, con simboli e riferimenti legati all'estrema destra. Ma andiamo con ordine.

Michela Giraud e la battuta incriminata

Tutto è iniziato durante la prima puntata del nuovo programma di Michela Giraud, In & Out, in onda su TV8. L'attrice, nota per la sua comicità pungente e per essere una tifosa romanista, ha reinterpretato in chiave moderna il celebre sonetto "S'i' fosse foco" di Cecco Angiolieri. Tra le declinazioni ironiche, una frase ha attirato particolare attenzione: "Se fossi Lazio, sarei una fascia". Un gioco di parole che richiama in modo implicito i riferimenti storici al fascismo attribuiti, da alcuni, a una parte della tifoseria laziale.

La replica della Lazio e il botta e risposta

La battuta non è passata inosservata e la Società Sportiva del presidente Lotito ha deciso di intervenire pubblicamente. Su X, il club ha condiviso il video della gag commentando: "Perdonaci Michela se, anche sforzandoci, non riusciamo a ridere a questa tua 'battuta' nuova e originale".

Lotito
Lotito, presidente della Lazio

"Fortunatamente però viviamo in una democrazia e ognuno di noi è libero di esprimere, con rispetto, le proprie opinioni, senza avere 'paura' o ricevere insulti gratuiti. Anche per questo è giusto che il profilo X di una brillante comica come te rimanga aperto a beneficio di tutti. Un abbraccio e complimenti per lo spettacolo".

Una risposta dal tono formale ma chiaramente infastidito, a cui Giraud ha deciso di replicare con leggerezza: "Su brillante comica mi avete avuta <3 era solo una battuta, facciamo pace? Altrimenti la mia famiglia laziale, a Natale, mi rinnega. I complimenti per lo spettacolo li accetto ma solo se venite alla Cavea il 10 settembre, ovviamente siete miei ospiti. (Ci sono anche le pizzette)".

Precedenti: quando la Lazio si è difesa da accuse simili

Il tono si è dunque smorzato, ma la polemica ha riaperto una vecchia ferita: quella delle accuse di legami ideologici tra la tifoseria laziale e il fascismo. Per anni, parte della Curva Nord è stata identificata con posizioni politiche estreme. Nel 2019, in occasione di una trasferta a Milano, alcuni ultras esposero uno striscione con la scritta "Onore a Benito Mussolini" proprio in Piazzale Loreto, luogo simbolo dell'antifascismo. Il club si distacca ufficialmente, condannando l'episodio.

Flaminia, recensione del film di Michela Giraud: un esordio con tanto cuore Flaminia, recensione del film di Michela Giraud: un esordio con tanto cuore

Nel 2017, dopo la partita con il Cagliari. Allo stadio Olimpico apparvero adesivi con l'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma, affissi da alcuni tifosi laziali. La Lazio rispose con durezza, annunciando viaggi della memoria ad Auschwitz per 200 giovani tifosi, e promuovendo campagne contro l'antisemitismo. Nel 2021, un collaboratore della Lazio, falconiere ufficiale della squadra, fu ripreso mentre compiva il saluto romano. La società lo sospese immediatamente, prendendo le distanze dal gesto.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post