Durante la puntata del 25 aprile de Le Iene, Melissa Satta ha denunciato il sessismo presente nella stampa italiana. L'ospite ha raccontato di come, da quando ha iniziato la relazione con il tennista Matteo Berrettini, sia vittima di attacchi continui sui social. In particolare, un quotidiano ha addirittura scritto che Melissa porta sfortuna al compagno, accusandola delle sue ultime sconfitte e dei problemi fisici che ne hanno compromesso la stagione.
Il quotidiano in questione è il Corriere della Sera. Dopo il ritiro di Matteo Berrettini a Montecarlo, a causa di un infortunio muscolare agli addominali, il giornale milanese titolò: "Melissa Satta porta sfortuna a Matteo Berrettini a Montecarlo'", dando eco agli insulti che la soubrette già subisce sui social media.
Nel monologo a Le Iene, che potete vedere nella clip caricata su Mediaset Infinity, Melissa Satta ha detto: "Da tempo sono vittima di insinuazioni e insulti per la mia relazione. All'inizio erano solo commenti sui social e a quelli, purtroppo, ti ci abitui pure, ma quando il mio fidanzato e? stato costretto a ritirarsi per infortunio da un torneo ho capito che il problema era ben più grosso. Un importante quotidiano ha titolato: "Melissa Satta porta sfortuna". Un titolo che non solo e? inaccettabile, ma che e? indice del sessismo profondo che la nostra società ha interiorizzato".
"Cherchez la femme scriveva Dumas più di 160 anni fa - ha continuato Melissa Satta - e questa espressione purtroppo descrive ancora molto bene la tentazione irresistibile, quando qualcosa nella vita di un uomo va storta, a dare la colpa alla sua donna, alla strega capace di prosciugargli talento e buona sorte. Avete mai letto il contrario? Avete mai letto sui giornali un titolo in cui un uomo di successo e? accusato di portare sfortuna alla sua compagna? Ve lo dico io: no, perché quel titolo nessuno lo ha mai scritto".
Il monologo di Melissa è terminato così: "Questa voglia d'incolpare, di distruggere l'altro, e? la stessa a cui ogni giorno sono esposte tante giovani sui social e che, da madre, non voglio che mio figlio debba mai conoscere. La prossima volta che vi verrà voglia di scrivere un commento di odio provate a fermarvi e a riflettere sui motivi per cui provate quell'odio. Potreste iniziare a scoprire molto su voi e, forse, a diventare persone migliori".