Matthew McConaughey: il curioso lavoro che ha fatto prima di diventare famoso

Molto prima di diventare famoso Matthew McConaughey faceva un lavoro davvero particolare, come ha raccontato a Fabio Fazio nell'ultima puntata di Che tempo che fa.

Matthew McConaughey godeva già di un certo successo nella sua città prima di diventare famoso come la star che oggi tutti conosciamo, e questo grazie al curioso lavoro che era riuscito a trovare da ragazzo.
Come ha raccontato a Fabio Fazio durante la recente intervista a Che tempo che fa, era stato assunto come manista da una piccola agenzia pubblicitaria della zona.

Matthew McConaughey accanto a Sarah Jessica Parker in A casa con i suoi
Matthew McConaughey accanto a Sarah Jessica Parker in A casa con i suoi

È stato quello il primo lavoro di Matthew McConaughey: "Sono andato in un'agenzia e mi hanno detto 'che belle mani che hai!' però in quel periodo mi mangiavo le unghie e mi hanno detto che per lavorare con loro avrei dovuto smettere di farlo. Io ho smesso, prendevo 300 dollari a sessione per quel lavoro. Facevo una pubblicità per un negozio che vendeva smoking e io mettevo la mano un po' à la Napoleone. Era un piccolo negozio di lusso a Austin non era una pubblicità nazionale o internazionale ma ho avuto un sacco di fan nella mia città".

Non che l'avventura da manista sia stata la cosa più strana accaduta nella vita dell'attore premio Oscar, che, nei primi anni Duemila, ha intrapreso un viaggio in Mali, come racconta nella sua autobiografia Greenlights - L'arte di correre in discesa, per una personale ricerca spirituale... e per sfidare il più grande lottatore del Paese!
"Mi sono guadagnato il rispetto della popolazione locale non perché ho sfidato il grande lottatore, il campione del villaggio, ma perchè è stato lui ad aver sfidato me. Quando poi l'ho guardato negli occhi, dominandolo, improvvisamente ero io l'eroe, perché ho accettato la sfida, non era vincere o perdere. Quando mi sono trovato con le spalle a terra e l'ho guardato ho capito questo, e abbiamo lottato, e il giorno dopo ho camminato per 30km per raggiungere il villaggio successivo e mentre camminavamo c'era Michel, il lottatore contro cui avevo combattuto la sera prima, che mi aspettava. È arrivato prima di me, si è inchinato ed è ritornato indietro. Semplicemente perché avevo accettato la sua sfida".