Master & Commander: Russell Crowe spiega perché non ha avuto un sequel

Il premio Oscar ha svelato per quale motivo non è stato realizzato un seguito del film di Peter Weir.

Russell Crowe protagonista di Master & Commander

A più di vent'anni di distanza dall'uscita nelle sale di Master & Commander - Sfida ai confini del mare, il protagonista Russell Crowe ha spiegato perché non è stato mai realizzato un seguito per il grande schermo. Il film è basato sulla serie di romanzi Aubrey-Maturin di Patrick O'Brian, composta da venti libri, di cui tre sono stati adattati per il film.

Nonostante l'ottimo riscontro della critica, Master & Commander si è fermato al primo lungometraggio, diretto da Peter Weir. Russell Crowe ha cercato di fare chiarezza, spiegato cos'ha spinto la produzione a non intavolare un seguito negli anni successivi.

Una serie all'orizzonte?

"Ne abbiamo parlato molto per un po' di tempo e c'era una certa aspettativa, ma sento che, e potrei sbagliarmi, che stanno per realizzare una serie tv. Ma sicuramente, avremmo dovuto realizzare più di un film. È una cosa curiosa però, perché Master & Commander, nonostante abbia ottenuto circa 10 nomination agli Oscar e abbia fatto molto bene al box-office globale, non ha raggiunto un certo incasso in America. E a quel tempo era un aspetto dominante nelle decisioni. Abbiamo perso l'opportunità, in un certo senso. Le nostre riprese erano concluse prima che iniziassero a girare Pirati dei Caraibi ma poi la post-produzione è stata molto complicata e ha richiesto tempo" ha spiegato Crowe.

Un ritardo che ha permesso al franchise di Johnny Depp di battere il film di Weir sul tempo:"Siamo usciti dopo e una volta che le persone hanno visto un grande film comedy su una nave, cercare di farli concentrare su un grande film legato ad una nave e ad un periodo storico era difficile". Nonostante il successo di critica, in effetti il film di Peter Weir incassò globalmente circa 212 milioni di dollari, penalizzato soprattutto dal mercato USA.

Nel cast del film anche Paul Bettany, James D'Arcy ed Edward Woodall.