Massimo Troisi, sua sorella svela il retroscena sulla sua operazione al cuore

Rosaria, sorella di Massimo Troisi, ha svelato alcuni retroscena inediti sull'operazione al cuore a cui l'attore si sottopose nel 1976.

Massimo Troisi ha subito nel 1976, quando aveva 23 anni, un'operazione al cuoree a Houston: dietro quest'intervento alla valvola mitrale ci sono retroscena inediti, che la sorella Rosaria ha rivelato in un articolo pubblicato dal settimanale Maria con te, riportato dal portale Areanapoli.it.

La morte di Massimo Troisi, il 4 giugno 1994, ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile. L'attore di San Giorgio a Cremano è deceduto per un attacco cardiaco poche ore dopo la fine delle riprese del film Il Postino, nella casa della sorella Annamaria a Roma.

I problemi cardiaci di Massimo erano noti da sempre, la sorella Rosaria, nell'articolo pubblicato dal settimanale Maria con te, racconta alcuni episodi che, sia a lei che a Massimo, sono sembrati quasi dei segni divini: "Nel 1976 dal nostro paese dovevamo andare da un cardiologo di Napoli. Eravamo giovani e disorientati, ci trovammo bloccati da una processione in onore della Madonna di Pompei. Massimo era avvilito e malinconico, non avremmo fatto in tempo a recarci all'appuntamento da quello specialista, io invece pregai la Madonna che ci aiutasse. In un'atmosfera provvidenziale comparve dal nulla un tram che ci portò in tempo dal medico. Resosi conto della gravità dello stato di salute di mio fratello, ci indirizzò immediatamente per un consulto da un altro medico a Roma che lo salvò, mandandolo in America per essere operato".

L'intervento alla valvola mitrale a Houston, fu possibile grazie ad una colletta organizzata, tra gli altri, dal quotidiano di Napoli Il Mattino. L'intervento ebbe buon esito. Ecco cosa ricorda la sorella dei momenti che hanno preceduto l'operazione che ha permesso a Massimo di regalarci alcuni capolavori immortali "Prima dell'operazione gli diedi una medaglietta della Madonna Immacolata che non rifiutò, aveva bisogno della sua protezione, la teneva sempre con sé. L'intervento andò bene e gli permise di vivere. Mentre era in ospedale, Massimo non trovava più la medaglietta della Madonna: la teneva nel taschino del pigiama che gli inservienti avevano portato in lavanderia. Era disperato, ci mandò a cercare il pigiama e fra la biancheria ritrovammo la medaglietta della Madonna a lui tanto cara. Non se ne separava mai. Ora quell'immagine dell'Immacolata fa parte dei ricordi più cari della nostra famiglia".