Massimo Giletti è sotto scorta dei carabinieri da due settimane dopo le minacce di un boss mafioso, Filippo Graviano, che intercettato in carcere, aveva commentato una puntata de Non è l'Arena dicendo agli altri detenuti: "Giletti e Di Matteo stanno scassando la min...a"'.
Il popolare conduttore televisivo scoprì di essere stato minacciato dal boss mafioso solo dopo l'uscita del libro "U siccu" su Matteo Messina Denaro, pubblicato dal giornalista Lirio Abbate. Durante l'ora d'aria il boss Filippo Graviano parlando con altri detenuti avrebbe detto: "Giletti e Di Matteo stanno scassando la min...a". Intervistato dal Corriere della Sera Massimo Giletti non ha potuto fare a meno di sottolineare che la scorta gli è stata assegnata dalla ministra Lamorgese solo dopo che il contenuto del libro di Abate è apparso sui quotidiani.
"Sono molto dispiaciuto e non posso dire molto. È obbligatorio, non posso sottrarmi. Solo noto che questo provvedimento della scorta arriva dopo che un quotidiano nazionale ha riportato le parole del libro di Lirio Abate. Perché hanno preso questo provvedimento solo dopo che la notizia è stata pubblicata da un giornale?", ha detto il conduttore al quotidiano milanese. Massimo Giletti era finito nel mirino del boss dopo che aveva dedicato alcune delle puntate dell'Arena al provvedimento che aveva permesso a centinaia di boss di uscire dalle carceri. Il conduttore era affiancato dal magistrato Nino Di Matteo, sotto scorta dal 1993 per le minacce di morte ricevute da Totò Riina ed altri boss di Cosa Nostra.