Massimo Ghini prossimo sindaco di Roma? L'attore lancia una provocazione dicendosi pronto ad accettare la candidatura a primo cittadino della Capitale, ma nel frattempo detta quello che potrebbe essere il suo manifesto elettorale.
Qualche decennio fa Silvio Berlusconi si disse pronto a scendere in campo per salvare l'Italia, oggi tocca a Massimo Ghini vestire i panni del salvatore, questa volta della città di Roma. L'attore in una dichiarazione rilasciata all'Adnkronos dopo aver detto:"Sono pronto a candidarmi a sindaco di Roma se serve - parla di provocazione - La mia è una provocazione che nasce dal seguente ragionamento: se non si tira fuori un candidato vero, un campione del sacrificio per questa città, un capitano o una capitana, che vada a stimolare quella che è l'anima migliore dei romani capaci di tirare fuori il meglio nel momento del pericolo e della difficoltà, allora mi candido, solo perché io ho il senso di responsabilità e del volontariato della politica e mi sembra che avremo bisogno di un sindaco nuovo. Questo traspare chiaramente".
La dichiarazione di Ghini è una chiara bocciatura dell'attuale sindaca Virginia Raggi che amministra Roma dal 22 giugno 2016. Il protagonista di tanti film di successo snocciola anche il suo curriculum politico: "Non sono uno senza esperienza, sono stato segretario comunale, sono stato segretario del sindacato per 15 anni, sono stato nel Cda della Festa del Cinema, dell'Imaie. Tutte grandi responsabilità senza alcun tipo di lucro -sottolinea - e quando sento che qualcuno chiede alla sindaca di ricandidarsi, mi preoccupo. E che facciamo? Equilibri di potere? Non si tratta di rompere nessuna alleanza di governo, ma di tirare fuori per questa città qualcosa di forte, conoscendo i problemi che ci sono da tempo e anche per affrontare i problemi economici scatenati dalla pandemia. Una cosa disastrosa".
Massimo Ghini traccia il profilo del suo candidato ideale: "Oggi come oggi dobbiamo trovare una persona carismatica che abbia realmente in mente il concetto 'Roma', perché sappiamo quanto è difficile, una persona che sia pronta a rimboccarsi le maniche, che qualche volta sia in grado di alzare la voce con chi non rispetta la città, dai rom a tutti gli altri da qualunque parte venga". Parlando dei Rom l'attore precisa: "Abbiamo costruito i campi e le scuole ai rom e poi loro non ci mandano i loro figli. Il rispetto va bene finché non continuano a rubare dentro le case. Noi facevamo le riunioni per mandare a scuola i ragazzini rom e loro poi non ce li mandavano? Se avessi dovuto decidere io, avrei mandato la polizia a prenderli". L'attacco alla comunità Rom continua: "Vorrei che ci fosse un atteggiamento più duro, cosa che non vuol dire non rispettare. Io ho molto rispetto per chi arriva dall'altra parte del Mediterraneo su una barca rischiando la propria vita, portando nel cuore la morte di persone care e niente addosso per cercare disperatamente qui la possibilità di vivere -spiega Ghini - se confrontato con chi arriva qui in macchina, pieno d'oro dalla Croazia. Nessuno mi può dire che sono razzista. Io voglio che per tutti ci sia equità".
Ecco come farebbe campagna elettorale il "candidato sindaco" Massimo Gini:"non la farei mai elencando i problemi che ci sono a Roma, perché i romani li conoscono molto bene. Piuttosto la farei elencando delle proposte serie per risolverli".