Nell'ambito della seconda edizione di MAshRome FilmFest (Roma, 8-11 maggio), primo festival italiano dedicato al Mash up e alla cultura del Remix, ideato e diretto da Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo Russo, si tiene giovedì 9 maggio presso la Real Academia de España di Roma (Piazza Pietro in Montorio, 47) a partire dalle ore 10, fino alle ore 16, il Panel aperto al pubblico e a ingresso gratuito dal titolo Remix is Everywhere. Per partecipare al panel, a iscrizione gratuita, è sufficiente inviare una mail a redazione@mashrome.org.
La mattina, dalle 10 alle 13, guidati da artisti e creativi del mondo del cinema e dell'arte, i partecipanti attraverseranno i terreni delle nuove tecnologie, dei nuovi linguaggi, dei nuovi media: uno scambio vivace, attivo, partecipato, con confronti e analisi di video, film e materiali audiovisivi. Il panel sarà tenuto da Antonietta De Lillo (regista), Jury Lech (videoartista - Direttore del Festival Matadac), Horkay Istvan (regista), Gyorgy Palfy (regista) e Mark Mandri Ferrario (artista). Nel pomeriggio, dalle ore 14 alle 16, continua il Panel con docenti di semiotica e comunicazione, filosofi e socio-antropologi, autori che racconteranno la propria esperienza ed il loro punto di vista, pronti a dialogare con gli ospiti intervenuti: un ideale "salotto" dove si discuterà di come il web stia cambiando i paradigmi del sapere, per affrontare e problematizzare ruolo, funzioni e prospettive della rete e di come la creatività individuale possa contribuire alla costruzione di una ricchezza e un sapere collettivo. Al panel parteciperanno Paolo Peverini (Docente di "Semiotica dei Media" e di "Semiotica dei linguaggi specialistici" nel Dipartimento di Scienze Politiche della LUISS "Guido Carli"), Carla Vistarini (Scrittrice, Autrice televisiva, teatrale, musicale, sceneggiatrice), Massimo Pistone (Direttore del Centro di studi e ricerca su "Comunicazione. Audiovisivo e Reti" di Link Campus University di Roma).
"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", sosteneva Lavoisier già a metà del Settecento! Ora all'alba del terzo millennio possiamo dire "Everything is a Remix" ? Ogni cosa attorno a noi è frutto del rimescolamento più o meno consapevole di elementi preesistenti, concetti, dati, arti. Tutto è Remix: il processo di mixare materiali da fonti diverse, che siano suoni, letteratura o musica pop, ha una dignità artistica. Qualunque forma e nome abbia, il processo è sempre lo stesso: elementi provenienti da diverse fonti vengono mescolati insieme (o semplicemente giustapposti) per creare una nuova composizione. Nonostante l'evoluzione del genere e il suo boom sia imputabile all'avvento di internet e del social networking che hanno facilitato la disponibilità, la fruibilità, la condivisione di materiali, nonché la circolazione e lo scambio, il Remix affonda le sue origini nel passato. L'idea di "riciclare" la cultura antica, infatti, risale al passato: tutto il nostro patrimonio culturale, a partire da Eschilo passando per Shakespeare fino a Pasolini, ha mostrato che tutti i creatori poggiano, come disse anche Isaac Newton, "sulle spalle dei giganti".