Marvel vs. DC: "I film incassano, ma il cinema è ben altro" dicono Di Giandomenico e Landini

Si è parlato di Marvel e DC all'Ultrapop Festival insieme a Carmine Di Giandomenico e Stefano Landini: da Daredevil a Watchmen ma anche Iron Man e Spider-Man.

Michael Keaton e Jack Nicholson in Batman
Michael Keaton e Jack Nicholson in Batman

Si è parlato di Marvel e DC all'Ultrapop Festival insieme a Carmine Di Giandomenico e Stefano Landini, ospiti del panel moderato da Giuseppe Grossi e Giovanni "Zeth Castle" Zaccaria sul canale Twitch di Movieplayer. Due nomi di un certo peso, poiché hanno sfondato anche oltreoceano: Di Giandomenico ha lavorato a personaggi come Magneto, Flash e Batgirl (quest'ultimo con qualche problema di censura), e ha ideato graficamente Spider-Man Noir ("Che facesse parte del film animato l'ho scoperto al cinema, con mia figlia"), mentre Landini si è cimentato con Daredevil e vari titoli dell'universo di Star Wars. Entrambi trovano ostico disegnare un personaggio come Iron Man, o il suo amico War Machine ("Un incubo", ha detto Landini), mentre amano ritrarre Batman.

Robert Downey Jr. in Iron Man
Robert Downey Jr. in Iron Man

Ovviamente la conversazione si è presto diretta verso le trasposizioni cinematografiche dei due universi rivali. Come si approcciano i due artisti come spettatori? Quali film hanno lasciato il segno negli ultimi due decenni, da quando X-Men ha avviato il filone attuale dei supereroi al cinema? Inizia Di Giandomenico: "Il primo Iron Man, per me un film perfetto. A distanza di anni è interessante il discorso dello sviluppo grafico, con l'evoluzione degli effetti digitali, ma preferisco un cinema più introspettivo. Mi piacevano i film singoli, con The Avengers e Justice League faccio fatica, se devo seguire una serie meglio che sia a fumetti." Landini va un po' più indietro: "Il primo Spider-Man di Raimi, il regista poteva ancora dire molto la sua. Adesso sembrano più storie da serie TV. Il cinema è un'altra cosa. Evidentemente i film funzionano, soprattutto a livello di incassi, ma per me il cinema è diverso. Sono sempre stato un grande appassionato di Kubrick, per dire."

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Entrambi si dichiarano a favore di trasposizioni che rispettino lo spirito, ma non necessariamente la lettera, delle opere originali. Spiega Landini: "Sono due linguaggi diversi. Watchmen è stato fedelissimo, ma poco comprensibile per i neofiti. Meglio che si interpreti, piuttosto che riproporre lo stesso materiale su una piattaforma diversa." Aggiunge Di Giandomenico: "Il film di Sin City non mi piace, perché ha troppi dialoghi didascalici, che su carta hanno senso, con le immagini in movimento no." Dato il loro rapporto con il personaggio, cosa pensano del Daredevil di Netflix? "Un ottimo prodotto", dice Landini. "Hanno rappresentato il personaggio nel migliore dei modi. C'è un approfondimento, non è solo un mucchio di cazzotti." Anche Di Giandomenico approva, ma con una piccola riserva: "Prima e terza stagione chapeau, la seconda solo quando c'è il Punitore, la parte con Elektra non l'ho digerita." Il disegnatore affronta anche il tema spinoso di Zack Snyder, figura che nel settore dei cinecomics genera reazioni contrastanti: "Mi deve solo spiegare 'Martha!', per il resto non ho nulla da ridire sui suoi film."

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Qual è invece l'adattamento non Marvel o DC che preferiscono? Landini spezza una lancia a favore di The Walking Dead, nonostante le stagioni più recenti, mentre Di Giandomenico sceglie The Spirit. Il motivo? "Perché Frank Miller ha pensato al mezzo cinema. Un film da vedere in sala, non a casa." E per chiudere, l'attore o l'attrice che hanno amato di più in un film Marvel o DC? "Sicuramente Robert Downey Jr., ma anche Paul Rudd", risponde Di Giandomenico. Landini pensa invece alla Distinta Concorrenza: "Joaquin Phoenix. In genere preferisco l'approccio della DC."