Mark Hamill, impegnato durante la promozione del film La lunga marcia tratto dal romanzo di Stephen King, ha commentato i nuovi passi in avanti compiuti dall'Intelligenza Artificiale in campo cinematografico.
L'attore, in particolare, ha reagito alla notizia che Tilly Norwood, l'attrice generata proprio dall'IA, potrebbe persino avere un agente che si occupi dei suoi ingaggi.
L'opinione di Hamill sull'IA
Rispondendo alle domande di Variety, Mark Hamill ha sottolineato: "È terrificante. Dopo che sarà morto andranno dalla mia famiglia e diranno: 'Vi pagheremo tutti questi soldi in modo da poterlo usare quando aveva 28 anni' o qualsiasi cosa vogliano?".
L'attore ha ricordato che, ancora prima dell'arrivo dell'attrice' Tilly Norwood, la tecnologia era stata usata per 'riportare in vita' delle star del passato in occasione di spot pubblicitari o altri progetti. Hamill ha sottolineato: "Gene Kelly avrebbe voluto essere il portavoce di un aspirapolvere? Non lo so. Ci sono troppe domande senza risposta".
La star del cinema ha quindi spiegato che, secondo lui, gli attori realizzati con l'Intelligenza Artificiale sono 'terribili, spaventosi, macabri e strani'.
Mark è un po' preoccupato per i possibili sviluppi dell'attuale situazione, considerando l'attenzione data a progetti come quello legato a Tilly Norwood, condannato da attori e sindacati del settore.
Il recente impegno dell'attore
Mark Hamill è attualmente uno dei protagonisti del film La lunga marcia, tratto dal libro di Stephen King e diretto da Francis Lawrence. Tra i protagonisti ci sono anche Cooper Hoffman (Licorice Pizza) e David Jonsson (Alien: Romulus).
La storia è ambientata in una versione distopica dell'America in cui si svolge una gara in cui 50 teenager devono camminare senza potersi riposare. Ognuno di loro deve continuare a marciare senza pause pur di conquistare un premio a scelta, mentre per chi non riesce a compiere l'impresa ci sono conseguenze mortali.