Ci ha lasciato Marisa Paredes, signora del cinema spagnolo e musa di Pedro Almodovar. L'attrice spagnola è morta il 17 dicembre 2024 nella sua città natale, Madrid, a 78 anni.
La notizia è rimbalzata sui media spagnoli dopo il messaggio di cordoglio dell'Accademia Spagnola del Cinema su X in cui si legge: "È morta a 78 anni l'attrice Marisa Paredes. È stata presidente dell'Accademia del Cinema e ha ricevuto il Goya di onore nel 2018".
Interprete di donne forte, enigmatiche e passionali, Marisa Paredes è apparso in oltre 75 pellicole. Il suo ultimo lavoro, Uscita d'emergenza di Lluís Miñarro, è ancora in fase di post produzione.
La musa di Almodovar (e non solo)
Nata a Madrid il 3 aprile 1946, l'attrice è nota al grande pubblico internazionale per il connubio col regista Pedro Almodovar che l'ha diretta nel 1983 nella sua quarta regia, L'indiscreto fascino del peccato, per poi cucirle addosso personaggi indimenticabili in Tacchi a spillo (1991), Il fiore del mio segreto (1995), Tutto su mia madre (1999), Parla con lei (2002) e La pelle che abito (2011). Il fratello e produttore di Pedro, Augustin Almodovar, ha scritto un tweet di cordoglio dopo aver appreso la notizia della morte. Anche Antonio Banderas ha omaggiato la collega con un ricordo.
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Dopo aver debuttato a soli 14 anni sul grande schermo nel film di José Osuna Esta noche tampoco' e dopo essersi fatta le ossa in teatro, a vent'anni Marisa Paredes incontrò il successo con Opera prima di Fernando Trueba, del 1980. Nella sua lunga carriera, l'attrice si è confrontata anche col grande cinema internazionale comparendo nel dark fantasy di Guillermo del Toro La spina del diavolo o in Specchio magico del grande maestro portoghese Manoel de Oliveira.
Note anche le sue collaborazioni col cinema italiano, da Roberto Benigni che la volle nel suo La vita è bella, a Maria Sole Tognazzi e Cristina Comencini che l'hanno diretta, rispettivamente, ne L'uomo che ama e Latin Lover.