MantovaFilmFest 2018, vince 'Si muore tutti democristiani'

Si muore tutti democristiani trionfa tra le opere prime. Menzione della giuria giovani a Blue Kids, mentre il premio Mymovies.it va a Terra bruciata!.

L'esordio de Il terzo Segreto di Satira sul grande schermo, Si muore tutti democristiani, è il vincitore del concorso opere prime del MantovaFilmFest 2018. Il film, che riflette con arguzia sul bisogno di ideali puri, ma anche di compromessi, ha conquistato il pubblico della kermesse. E i cinque membri del collettivo, vale a dire i milanesi Pietro Belfiore, Davide Bonacina e Davide Rossi, il mantovano Andrea Fadenti e il comasco - svizzero Andrea Mazzarella, così hanno reagito alla notizia del premio:

"A nome di tutto il terzo segreto e di tutto il cast, siamo molto contenti di avere partecipato e vinto il MantovaFilmFest. Un festival, una vittoria. Ottima media. Grazie ai mantovani!"

Andrea Fadenti ha ritirato il premio. Sul palco, a fare da padroni di casa e a consegnare i riconoscimenti, c'erano il direttore artistico Mimmo Calopresti, il presidente di Mantova Film Studio, Salvatore Gelsi e il tutor della giuria giovani Vito Palmieri.

E proprio sotto la guida di quest'ultimo, hanno lavorato i giovani giurati (tutti tra i 18 e i 30 anni) per assegnare la loro menzione, attesa novità di questo MantovaFilmFest 2018. Il riconoscimento è andato a Blue Kids di Andrea Tagliaferri, storia di due fratelli che prende forma attorno a un legame in cui non mancano morbosità e follia, inserite però in una dimensione di gioco, come nella ricerca di una perduta innocenza infantile.

La pellicola - spiegano i 7 membri della giuria giovani, è stata scelta "per la notevole cura estetica, per la scelta e la direzione degli attori, con la curiosità di seguire il futuro percorso cinematografico del regista".

E per il secondo anno, si riconferma come un riconoscimento di grande spessore il premio conferito da Mymovies.it al miglior documentario nella sezione Visioni del reale. Ad aggiudicarselo è stato Terra bruciata! di Luca Gianfrancesco. A ritirare il premio Luca e Paolo Gianfrancesco (regista e produttore) con l'attrice Paola Lavini che hanno dedicato il premio ad Antonio Penarella, uno degli attori del documentario deceduto due giorni fa. Questa la motivazione del direttore responsabile Giancarlo Zappoli:

"Il film trova nell'ostinata volontà di fare memoria da parte della figlia di un innocente ucciso dai nazisti la mattina del 1° novembre 1943 insieme ad altre 18 persone a Conca della Campania il suo spunto di partenza, allargandosi immediatamente a comporre un quadro ampio grazie all'intervento di storici e studiosi che collocano quella vicenda in un contesto preciso e documentato. A questi apporti Luca Gianfrancesco aggiunge gli incontri con i testimoni dell'epoca e sapienti inserti di ricostruzione degli eventi. Terra bruciata è un'opera che andrebbe proiettata in tutti gli Istituti Superiori d'Italia perché rende giustizia a chi nel Sud combatté a rischio della vita il nazifascismo e a chi ne fu vittima innocente".

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