Maneskin: come si pronuncia e cosa significa il nome della band

Cosa significa e come si pronuncia Maneskin, il nome della band romana che ha trionfato alla 71ma edizione del Festival di Sanremo?

Cosa significa Maneskin, il nome della band romana che ha trionfato alla 71ma edizione del Festival di Sanremo? È la resa italiana della parola måneskin, che in danese significa "chiaro di luna" (la seconda lettera va pronunciata come se fosse una "o", come da consuetudine nei paesi scandinavi), ed è dai tempi di X Factor, nel 2017, che i quattro membri della band si ritrovano a dover correggere chi storpia il nome, trasformandolo ad esempio in Moleskine, noto marchio di prodotti di cartoleria.

This Is Maneskin3
This is Maneskin: un'immagine del documentario

Nel contesto di Sanremo ci si è messa anche Orietta Berti, che li ha chiamati "naziskin". La scelta del nome nordico è nata durante una sessione di brainstorming, nel corso della quale gli altri tre membri del gruppo hanno chiesto alla bassista Victoria De Angelis, che è di origine danese, di proporre delle parole tratte dalla sua lingua madre. L'ha quindi spuntata måneskin, che andrebbe scritto alla scandinava e non con la "a" usata nelle lingue latine.

Sanremo 2021, Orietta Berti si confonde sui Maneskin: "Duetterei con i Naziskin"

Dopo il trionfo a Sanremo i Maneskin rappresenteranno l'Italia nella gara canora di Eurovision, con lo stesso brano. Il concorso, annullato lo scorso anno per via dell'emergenza sanitaria, si dovrebbe tenere nei Paesi Bassi tra poco più di due mesi, alla fine di maggio. La vittoria della band romana ha segnato la conclusione dell'edizione 2021 del festival della canzone italiana, la seconda curata e condotta da Amadeus (con la partecipazione dell'amico Rosario Fiorello come spalla comica sul palco), il quale ha già annunciato che non tornerà il prossimo anno. Tra i papabili per prendere in mano la conduzione si è già fatto il nome di Alessandro Cattelan, ben noto in ambito cinematografico per aver presentato la cerimonia dei David di Donatello per due edizioni consecutive, nel 2016 e nel 2017, nonché, guarda caso, conduttore di X Factor dal 2011 al 2020.