Questo mese, la ricca programmazione History Channel si apre con una speciale giornata dedicata al Primo Maggio con due documentari, La fabbrica degli invisibili (alle ore 15.10) e a seguire, Giuseppe Di Vittorio: Voci di ieri e di oggi, alle ore 16.05. La fabbrica degli invisibili, ripercorre la storia della Sloi (Società Lavorazioni Organiche Inorganiche) di Trento, dalla sua nascita negli anni del Fascismo fino alla sua chiusura avvenuta nel 1978, in seguito ad un drammatico incidente che avrebbe potuto contaminare la città e le falde acquifere fino a Venezia. Fortemente voluto da Mussolini, lo stabilimento si specializzò nella produzione di un liquido da miscelare come antidetonante alla benzina, necessario all'aviazione. Negli anni Cinquanta diventò la più importante fabbrica europea nella produzione del piombo tetraetile, necessario per realizzare la benzina super. Ma il prezzo da pagare per il successo fu pesante. Solo fra il 1960 e il 1971 si contarono 1.108 casi di infortunio, di cui 325 per intossicazione acuta da piombo. Fu incalcolabile, invece, il numero di operai rinchiusi in manicomio in seguito all'errata diagnosi di psicosi. Il piombo tetraetile penetra infatti nell'organismo causando danni al sistema nervoso centrale, che possono portare alla pazzia e alla morte. Il 14 luglio 1978, lo stabilimento prese fuoco rischiando di contaminare l'intera città. Per spegnere le fiamme, vennero utilizzati quaranta tonnellate di cemento che sigillarono per sempre la fabbrica con i suoi veleni. Sotto, nel terreno, giacciono tutt'oggi 180 tonnellate di piombo tetraetile. L'appuntamento prosegue con Giuseppe Di Vittorio: voci di ieri e di oggi che ripercorre la vita del grande sindacalista. Il documentario, che annovera tra gli intervistati sua figlia Baldina, Guglielmo Epifani, Vittorio Foa, e Oscar Luigi Scalfaro, vede la regia di Carlo Lizzani e di Francesca Del Sette.
La giornata speciale sul Primo Maggio ovviamente fa parte della serie di "anniversari" celebrati del network, che questo mese ricorderà anche Leonardo Da Vinci (Martedì 4 maggio alle 23:00: Il vero codice di Leonardo), l'occupazione di Addis Abeba (Mercoledì 5 maggio alle 16:05 e alle 20:00: La guerra di Etiopia - L'impero di argilla), la tragedia dell'Hindenburg (Venerdì 7 maggio alle 16:05: Il lato nascosto degli archivi - 1937: il disastro dell'Hindenburg), la morte di Ulrike Meinhof (Lunedì 10 maggio alle 12:25: Le Brigate Rosse tedesche), la battaglia di Cassino (Martedì 11 maggio alle 16:05 e alle 20:00: Mattatoio Cassino), la revoca del blocco di Berlino (Mercoledì 12 maggio alle 16:05: Il ponte sopra Berlino), l'atterraggio di Lindbergh a Parigi (Venerdì 21 maggio alle 16:05: Il lato nascosto degli archivi - 1927: Lindbergh sorvola l'Atlantico), e l'inizio della guerra con l'Austria-Ungheria (Domenica 23 maggio alle 12:25 e alle 17:00: La montagna che esplode)
Si parla ancora di lavoro, ma più in termini di spettacolare disimpegno, con la seconda stagione de Gli eroi del ghiaccio (In onda ogni mercoledì alle 21:00 a partire dal 5 maggio). Assisteremo alle avventure Hugh, Alex, Rick e Drew, quattro camionisti alle prese con un lavoro d'eccezione: arrivati nel circolo polare artico, iniziano a trasportare importanti carichi nei luoghi più remoti del mondo, e non mancheranno certo imprevisti e difficoltà, tra condizioni metereologiche proibitive, lastre di ghiaccio a rischio rottura, orsi polari e problemi di salute.
Spazio alla fantasia con serie come La guerra degli dei - che prosegue con un'ultima puntata dedicata a Beowulf - e Non è possibile! - in onda ogni martedì alle 22:00 a partire dal 4 maggio - che di volta in volta affronterà temi 'fantascientifici' come il raggio della morte, il mantello invisibile, la lettura del pensiero e l'immortalità. Altrettanto affascinante - più scientifica e meno "fanta" - è La storia dell'universo raccontata da History Channel - ogni giovedì alle 22:00 a partire dal 6 maggio - con approfondimenti su quasar e pulsar, gli anelli dei pianeti e l'origine delle stelle.
Ai fan del brivido sono dedicate invece due serie molto diverse ma ugualmente interessanti e 'da paura': La trilogia del terrore, un focus sui personaggi più amati della letteratura e cinematografia horror, e la seconda serie di Delitti, che invece è dedicata a casi criminali sicuramente affascinanti, per la loro complessità, ma tristemente veri.Al centro de La trilogia del terrore - in onda ogni venerdì alle 22.00 a partire dal 14 maggio - i protagonisti assoluti dei nostri peggiori incubi, che hanno terrorizzato intere generazioni. Si tratta solo di leggende tramandate nel corso dei secoli, che hanno ispirato i film dell'orrore hollywoodiani, o c'è qualcosa di vero dietro quelle terribili storie? La serie individua i personaggi ed eventi storici che diedero vita a queste figure orribili e leggendarie. Un viaggio che ci condurrà alla scoperta di tre creature che hanno ispirato la letteratura e il cinema: L'uomo lupo, Frankenstein e Dracula. In ogni episodio, gli studiosi ci aiuteranno a separare l'immaginazione dalla realtà. Gli esperti ci spiegheranno, ad esempio, la licantropia e di come gli uomini possano assumere sembianze animali; esperti di alchimia, di bio-medica e di elettronica riveleranno processi oscuri della galvanizzazione e alcuni psicologi criminali ci aiuteranno a capire meglio cosa sia il vampirismo.
Nella seconda stagione di Delitti invece, i mostri hanno il volto di persone comuni, poi diventate tristemente celebri per le loro efferatezze. La serie prosegue ogni lunedì alle 22:00 con i casi di Pietro Maso, che nell'aprile del '91 massacrò i suoi genitori con la complicità di tre amici; Gigliola Guerinoni, la fascinosa Mantide di Cairo Montenotte che uccise l'anziano amante con la complicità di un altro uomo, Ettore Geri; Marco Mariolini, l'inquietante 'cacciatore di anoressiche' che ispirò anche il film Primo Amore di Matteo Garrone, l'enigma di Marta Russo, la studentessa romana uccisa nel '97 da un'assistente universitario e infine il caso di suor Maria Laura Mainetti che fu uccisa barbaramente da tre ragazze adolescenti nell'estate del 2000.