Luciano De Crescenzo è morto oggi a Roma, dove viveva da tempo. Lo scrittore e regista - ma soprattutto ingegnere filosofo, per ricordare le sue origini televisive - era malato da tempo e ad agosto avrebbe compiuto 91 anni.
Napoletano e simbolo di una napoletanità più riflessiva e "filosofica" Luciano De Crescenzo era nato nel 1928 nella zona di Santa Lucia. Alle elementari ebbe come compagno di classe un certo Carlo Pedersoli che in seguito sarebbe diventato il leggendario Bud Spencer. Dopo la laurea in ingegneria idraulica, negli anni '60 svolse diversi lavori (persino il venditore di tappeti) fino a quando non si trasferì a Milano per lavorare alla IBM, dove rimase per circa vent'anni fino a quando non lasciò il suo ruolo di dirigente per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Il suo primo libro, Così parlò Bellavista, si rivelò un bestseller - grazie anche all'interessamento di Maurizio Costanzo che lo ospitò nelle sue trasmissioni - e negli anni '80 fu adattato per il grande schermo. Diretto dallo stesso Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista è uno dei cult partenopei più divertenti di sempre (memorabile la scena nell'ascensore con Renato Scarpa) ed ebbe anche un seguito, Il mistero di Bellavista, altrettanto esilarante, forse meno filosofico e più "giallo".
Ad una sconfinata produzione letteraria (l'ultimo libro è l'autobiografia Sono stato fortunato, pubblicata nel 2018) Luciano De Crescenzo affianca una più modesta (ma memorabile) carriera di attore, sceneggiatore e regista. Lo ricordiamo, oltre che nei due film di Bellavista, anche in 32 Dicembre, Il Pap'occhio, in cui interpretava Dio e il provocatorio FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? con Renzo Arbore (con cui ebbe un sodalizio fortunato) e in due film TV di Lina Wertmuller, tra cui l'adattamento di Sabato, Domenica e Lunedì di Eduardo De Filippo.