Luca Zingaretti ricorda l'incidente di Vermicino: “oggi provo lo stesso senso di impotenza”

In un monologo per lo speciale La musica che unisce, Luca Zingaretti ha ricordato la nascita della Protezione Civile dopo l'incidente di Vermicino nel 1981 e ha fatto un paragone con l'epidemia da Coronavirus.

Luca Zingaretti ricorda l'incidente di Vermicino paragonandola, con le dovute differenze, a quella del Coronavirus. L'attore riconosce di provare in questi giorni lo stesso senso di smarrimento che colse gli italiani quando il piccolo Alfredino Rampi cadde nel pozzo, dove poi morì.

Il Corriere della Sera ha pubblicato il video in cui Luca Zingaretti durante lo speciale La musica che unisce ha ricordato la nascita della Protezione Civile in Italia. Chi c'era non dimentica quel 10 giugno del 1981, quando il piccolo Alfredino Rampi cadde in un pozzo dal quale non uscì vivo. Tutto il Paese si fermò davanti alla televisione, sul posto arrivò perfino il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, per testimoniare la solidarietà di tutta la Nazione.

Alfredo Rampi
Il piccolo Alfredino Rampi, morto nel 1981 a Vermicino

"Sono stati giorni difficili, l'ansia ci ha preso a tutti - dice Zingaretti nel monologo - ci siamo sentiti fragili, la nostra coscienza è stata sconvolta, sto parlando del il 10 giugno del 1981, la tragedia di Vermicino". Luca è commosso nel ricordare quei momenti e dice "me ne sono ricordato in questi giorni, riconosco, con le dovute differenze o stesso senso di impotenza di allora. Certo la situazione, rispetto al 1981, è diversa. Lì era la tragedia Alfredino, un bambino caduto in un pozzo e oggi la battaglia contro un virus bastardo. Ma in tutte e due le occasioni l'Italia si è fermata. E poche volte come in questi due momenti ci siamo sentiti come facenti parti di una sola, unica, e, per certi versi, meravigliosa famiglia".

Luca Zingaretti ricorda che dopo quel tragico evento si decise di costituire la Protezione Civile, una struttura presente sul territorio che facesse fronte in ogni momento a le emergenze. Luca la definisce "un'eccellenza del nostro paese, fatta da professionisti e volontari. Oggi combattono per noi, sono i nostri eroi". L'attore conclude il suo intervento invitando tutti a stare a casa e, a chi può, a fare una donazione per la Protezione Civile.