Luca Zingaretti sui no vax: "Sui social soffia un vento irrazionale"

Da Mario Draghi, alla destra italiana e i no vax, Luca Zingaretti parla senza remore dell'attuale quadro politico italiano.

L'irrazionalità dei social, secondo Luca Zingaretti, favorisce gruppi come i no vax: l'attore, nell'intervista al Corriere della Sera, ha parlato anche dell'attuale quadro politico, analizzando i limiti della destra italiani e quelli del Partito Democratico.

Luca Zingaretti in una scena del film A casa nostra
Luca Zingaretti in una scena del film A casa nostra

Fratello di Nicola, esponente del Partito Democratico e Presidente della Regione Lazio, Luca Zingaretti è uno dei pochi personaggi del mondo dello spettacolo che quando si parla di politica non si tira mai indietro. Uno dei primi ricordi pubblici della sua vita è legato ad un "grande corteo urlante del Sessantotto in corso Vittorio a Roma, io e mio fratello Nicola per mano a nostro padre Aquilino, che sorride della mia paura".

Da sempre impegnato in politica, in un momento storico in cui "tutti gli studenti facevano politica, Zingaretti è stato da giovane un esponente del Pdup: partito di unità proletaria "I capi erano Lucio Magri e Luciana Castellina. Si diffondeva il Manifesto, si distribuivano volantini, si teneva testa ai fascisti, che a Roma erano forti". Dopo aver ricordato al giornalista del Corriere i meriti della sinistra "seppe fare argine alla tentazione del terrorismo. Oggi si tende a dimenticarlo; ma senza quell'argine la storia del nostro Paese sarebbe stata ancora più terribile", Luca Zingaretti parla anche dell'attuale situazione politica italiana, da una destra ancora figlia del ventennio fascista all'attuale primo ministro.

"La destra italiana è legata indissolubilmente al ventennio fascista. Il che è inaccettabile: perché era una dittatura; e perché non si può affrontare il 2021 con le logiche di un secolo prima, sarebbe come fare il giro del mondo con la topolino amaranto", spiega Zingaretti la cui bisnonna da lato materno, di origini ebraiche, fu deportata dal ghetto il 16 ottobre 1943 "qualcuno aveva dato l'allarme, lei era scappata, ma aveva lasciato a casa l'orologio. Tornò a prenderlo. I nazisti fecero irruzione e la mandarono ad Auschwitz. Morì durante il viaggio. Suo figlio, mio nonno Angelo, si salvò nascondendosi in convento. Il fratello, mio zio Ugo, grazie ai documenti falsi che gli procurò una rete di resistenti cattolici, poté tenere aperto il suo negozio di antiquariato. Quando partivano i rastrellamenti nazisti, alla ricerca di braccia da mandare in Germania, i giovani del quartiere si avvertivano l'un l'altro, e si nascondevano"

L'involuzione della politica e della società per Luca Zingaretti non è limitata alla sola destra, un altro mondo che dà segni di irrazionalità è quello dei social, dove trovano terreno fertile le teorie più strambe "ovunque i social soffiano sul fuoco dell'irrazionalità. Si ragiona sul sentito dire. I No Vax nascono da lì", afferma l'attore.

Il Commissario Montalbano Un Diario Del 43 6
Il Commissario Montalbano: Luca Zingaretti in una scena dell'episodio Un diario del '43

L'analisi politica di Luca Zingaretti si conclude con un giudizio, positivo, su Mario Draghi, sull'attuale primo Ministro dice "Non mi dispiace per niente, anzi", ma sulla possibile scalata al Quirinale dell'ex Presidente della Banca centrale europea Luca è scettico "Sarebbe un ottimo presidente. Ma preferirei che proseguisse lo straordinario lavoro che sta facendo". Infine due parole sul Partito Democratico "Il Pd è divenuto un partito molto turbolento. Non dico il centralismo democratico; ma un po' di spirito unitario ci vorrebbe", questo anche il motivo per cui quattro anni fa auspicava che il fratello non assumesse la carica di segretario del partito.