Le cronache di Narnia: ecco il primo attore ingaggiato per il prossimo adattamento di Greta Gerwig

È iniziato il casting per il prossimo adattamento de Le cronache di Narnia di Greta Gerwig.

Le cronache di Narnia

Sapevamo già che il prossimo film di Greta Gerwig, dopo Barbie, sarebbe stato un adattamento de Le cronache di Narnia di C.S. Lewis per Netflix, e sembra che il casting per il progetto sia finalmente iniziato.

Deadline riporta che Louis Partridge, che in precedenza ha recitato in Enola Holmes e Argylle, interpreterà un ruolo attualmente sconosciuto nei film di Narnia della Gerwig, probabilmente uno dei ruoli principali.

La Gerwig non ha menzionato quale dei romanzi di Lewis stia adattando, ma dirigerà almeno due film e alcuni rapporti hanno suggerito che uno di essi sarà Il leone, la strega e l'armadio. La produzione dovrebbe iniziare in autunno.

Le cronache di Narnia, l'interprete originale sul reboot Netflix di Greta Gerwig: "Mi rende triste"

Cosa sappiamo del progetto

Come da lei stessa rivelato, Gerwig ha firmato per dirigere Narnia molti mesi prima che il suo grande successo Barbie venisse distribuito nelle sale. La regista ha un accordo con Netflix per scrivere e dirigere "almeno due film" basati sulle storie fantasy di C. S. Lewis.

Narnia
Le cronache di Narnia: Tilda Swinton nel ruolo della Strega Bianca

In una passata intervista la regista ha ammesso che che parte dell'attrattiva di questo progetto verteva sul fatto che fosse cresciuta con queste storie e che la "prospettiva femminile" in esse potrebbe avere un grande potenziale.

Parlando del suo impegno come sceneggiatrice e regista nel progetto, Greta Gerwig ha dichiarato: "Sono leggermente in uno stato di terrore perché adoro realmente Narnia. Ho amato così tanto la saga da ragazzina. E, ora che sono adulta, C.S. Lewis era un pensatore e uno scrittore. Sono intimidita nel realizzare il progetto".

La filmmaker ha aggiunto: "Si tratta qualcosa per cui vale veramente la pena essere intimorita. Non essendo poi britannica, sento particolarmente la pressione di volerlo realizzare in modo corretto... Penso sia come quando gli americani fanno Shakespeare, c'è un leggero sentimento di riverenza e forse dovremmo trattarlo con extra attenzione. Non è del nostro paese".