L'alba dei morti dementi, Simon Pegg: "Il nostro film era fatto col cuore, un reboot sarebbe solo per i soldi"

L'attore non è convinto di un eventuale rifacimento per il grande schermo della commedia di Edgar Wright.

Simon Pegg e il resto del cast de L'alba dei morti dementi

Simon Pegg è tra i protagonisti della quarta stagione di The Boys e durante il tour promozionale legato alla serie disponibile su Amazon Prime Video, è tornato a parlare di un altro cult della propria filmografia, L'alba dei morti dementi di Edgar Wright.

Il film compie quest'anno vent'anni e secondo Pegg un eventuale reboot, nell'epoca in cui sono molto in voga, non sarebbe un'ottima idea, per diverse ragioni che ha provato a spiegare in un'intervista a The Hollywood Reporter.

No al reboot

"Universal ne detiene i diritti. Se decidessero di fare un reboot potrebbero farlo, se lo volessero. Anche se io ed Edgar saremmo furiosi" esclama ridendo "L'alba dei morti dementi è incredibilmente personale, c'è così tanto di noi in quel film. L'intero scherzo di Ed e Shaun che non riescono ad uscire dal Winchester era reale. Riguardava me e Nick [Frost], riguardava la nostra decisione di restare semplicemente in un pub di North London".

Simon Pegg in Hot Fuzz
Primo piano di Simon Pegg in Hot Fuzz

Pegg ha approfondito il rapporto personale di quel team di lavoro con il film:"Edgar era sempre in città. Era sempre a Soho e voleva sempre che venissimo in città a passare il tempo al The Groucho [club privato di Londra], e non lo facevamo mai. Volevamo sempre andare al pub The Shepherds. La mia ragazza, ora mia moglie, era la stessa. Diceva 'Andiamo di nuovo al The Shepherds?'. Questo ha ispirato tutta quella storyline".

Un film pieno di cuore e anima:"Se qualcuno dovesse farne un reboot, sarebbe un esercizio cinico e sfruttatore. Spero che le persone siano abbastanza innamorate del nostro Shaun da resistere ad un reboot. Anche Gary King [il personaggio di Pegg in La fine del mondo] rappresentava molto il mio stesso alcolismo. Un film davvero personale".

L'attore non ha apprezzato il remake di Zack Snyder del film di Romero:"Mi ha sempre infastidito. È un ottimo film, davvero entusiasmante. Ma odiavo il fatto che lo chiamassero L'alba dei morti viventi perché quello era il film di George. Avrebbero potuto chiamarlo Deadish, che era una grande battuta utilizzata da uno dei personaggi nel film e sarebbe stato comunque un grande prodotto ma quando prendi semplicemente un titolo perché la gente lo riconosce è irrispettoso verso l'originale".