Che Lady Gaga sarebbe stata la migliore interprete del MET Gala 2019 era fuori da ogni dubbio, ma lo striptease che ha messo in scena sul pink carpet porta le nostre aspettative per il prossimo anno al di là di ogni umana immaginazione.
Il tema dell'anno era il Camp, ovvero tutto ciò che è esagerazione e artificio, il kitsch declinato come forma d'arte. In poche parole, ciò a cui Lady Gaga ci ha abituati fin dalla sua prima apparizione. E infatti l'apertura trionfale dell'edizione (subito dopo l'ideale taglio del nastro toccato come sempre ad Anna Wintour) è toccata proprio a lei, che si è presentata in un enorme abito fucsia di Brandon Maxwell (che firmato tutti e quattro gli outfit), con tanto di fiocco in testa in tinta (e di dimensioni enormi) e make-up altrettanto eccessivo.
Chi pensava che fosse finita lì, però, è stato costretto a ricredersi: Gaga è tornata ancora sul pink carpet, avvolta in un abito nero con strascico, in un abito fucsia a colonna, per poi chiudere con quasi niente addosso, solo lingerie nera, collant e scarpe altissime. Più che una semplice invitata, Lady Gaga è stata una vera installazione vivente. Inutile dire che, dopo la vittoria del suo primo premio Oscar grazie al film A Star Is Born, anche ieri sera la statuetta è toccata sicuramente a lei.