Il regista Joe Wright ha svelato che la versione del film La donna alla finestra che hanno visto gli spettatori non è quella che aveva realizzato in origine.
Il progetto sembrava molto promettente, tuttavia dopo l'acquisizione da parte della Disney di Fox e dell'accoglienza riservata alle proiezioni di prova, si è deciso di effettuare dei cambiamenti nella sceneggiatura e delle riprese aggiuntive. Disney ha quindi venduto il film a Netflix.
Lo script originale era stato firmato da Tracy Letts e nel cast del film La donna alla finestra c'erano Amy Adams, Gary Oldman, Julianne Moore, Jennifer Jason Leigh e Anthony Mackie.
Il regista Joe Wright ha dichiarato a Vulture: "Si è trattata di un'esperienza lunga e frustrante. Il film che è stato distribuito non è quello che ho realizzato in origine, è stato annacquato molto. Il mio concetto originale era molto più brutale dal punto di vista estetico, con dei tagli realmente duri e una musica molo violenta - Trent Reznor aveva realizzato una colonna sonora incredibile che era abrasiva e hardcore - e nella sua rappresentazione di Anna, il personaggio di Amy Adams, era molto più complicata e per molti aspetti in un certo senso spregevole".
La donna alla finestra, la recensione: immortalare la paura
La colonna sonora è stata poi passata a Danny Elfman e il montaggio è stato modificato dopo le riprese aggiuntive, addolcendo inoltre la protagonista. Wright ha sottolineato: "Sfortunatamente agli spettatori piace che le donne siano "carine" nei loro film. Non vogliono vederle diventare complicate, brutte, dark, ubriache e che prendono pastiglie. Va bene per gli uomini essere così, ma non per le donne. L'intero progetto è stato annacquato per essere qualcosa che non era".
Nella versione proposta in streaming la protagonista compie un percorso all'insegna della redenzione, ha un passato tragico e nel terzo atto sembra diventare un'improbabile eroina.
Wright ha così ammesso che sarebbe interessante vedere la versione originale del film: "Penso costerebbe un sacco di soldi perché si dovrebbe fare di nuovo il montaggio, modificarlo, remixarlo, ma sarebbe divertente. Mi piacerebbe farlo. C'è una grandiosa scena in cui aveva un rapporto sessuale con il tizio del piano di sotto e cose di quel tipo. Era davvero diverso. Non voglio illudermi. Semplicemente potrebbe essere che il film non funzionava e va bene. Abbiamo diritto, come artisti, di fallire. Dobbiamo continuare a spingerci oltre. Si deve arrivare ad avere una media decente di progetti riusciti, ma se ogni tanto fai un film che non funziona, allora non stai provando abbastanza".