La casa di carta 4 è tornata dal 3 aprile, su Netflix, con 8 nuovi episodi. La nuova stagione è piena di scene e battute da ricordare. E con alcune citazioni notevoli. Una di queste riguarda Pulp Fiction di Quentin Tarantino, uno dei cineasti più amati dal pubblico, che, proprio qualche giorno fa ha compiuto 57 anni. Attenzione, seguono spoiler .
Diciamo sempre che senza Quentin Tarantino oggi non ci sarebbe un'intera generazione, forse due, di cineasti. E un prodotto come La casa di carta deve molto al suo cinema, in particolare a Le iene: la rapina, il tutti contro tutti, i "nomi d'arte" che contraddistinguono i personaggi (nel film di Tarantino fanno riferimento ai colori, nella serie Netflix a nomi di città) e il fatto che tutti i personaggi abbiano una divisa (lì un abito nero e cravatta nera, e qui una tuta rossa con la maschera di Salvador Dalì, entrambe ormai entrate nell'immaginario collettivo).
Ma, nell'episodio 1 della quarta stagione de La casa di carta, il riferimento a Quentin Tarantino si fa molto più esplicito. Stavolta parliamo di Pulp Fiction e di una delle sue scene più celebri, quella in cui Mia Wallace, il personaggio interpretato da Uma Thurman, dopo un'overdose di eroina, viene praticamente riportata in vita con un'iniezione di adrenalina dritta nel petto. È una scena entrata nella storia del cinema. Ne La casa di carta c'è un personaggio in fin di vita, Nairobi (Alba Flores), dopo essere stata colpita a tradimento da un cecchino. Le operazioni per salvarla sono complesse, tese. Sta soffocando, quando Tokyo (Ursula Corberò), prende un kit, e passa la siringa a Helsinki, che le pratica un'iniezione sullo sterno. In modo molto più sicuro del Vincent Vega di John Travolta, a dire il vero.
E anche La casa di carta in questo modo, entra nel mondo delle citazioni di Tarantino. La stessa scena cult di Pulp Fiction l'avevamo trovata in una citazione nel film Ride, scritto e prodotto da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro e diretto da Jacopo Rondinelli. Ma troviamo anche molto di Tarantino nella struttura narrativa di alcune puntate, come l'episodio 5 de La casa di carta 4 (5 minuti prima), che parte da un'esplosione e torna indietro per due volte ai 5 minuti precedenti, svelandoci cose che non sapevamo da altri punti di vista, e come gli episodi 7 e 8 (Colpo alla tenda e Il piano Parigi), che si aprono con la fuga sul tetto del vigilante Gandìa, poi tornano indietro a 46 ore prima. Osservatele attentamente.