La partecipazione straordinaria dell'icona di Bollywood Amitabh Bachchan, protagonista di una conversazione live dall'India con il pubblico e il talk con Kabir Bedi, celebre attore e interprete del Sandokan di Sollima, sulla sua vita tra luci e ombre; l'omaggio al maestro della cinematografia indiana Satyajit Ray nel centenario della nascita; la collaborazione con la Biennale di Kochi-Muzuris, prima Biennale d'Arte del Subcontinente. E poi una matinée per i vent'anni del film cult di Bollywood "Kabhi Khushi Kabhie Gham...", un viaggio monumentale di 4000 km e 240 giorni a piedi per raccontare le donne di tutta l'India nel documentario "Womb" e il nuovo lavoro del cineasta Rajat Kapoor, "RK/RKay", sulle orme di Woody Allen.
Sono questi alcuni tra gli eventi, gli ospiti e i titoli al centro del River to River Florence Indian Film Festival 2021, l'unico festival in Italia che racconta il volto dell'India contemporanea, ideato e diretto da Selvaggia Velo. Anche quest'anno sarà proposta al pubblico un'edizione ibrida, che si terrà sia in presenza, dal 3 all'8 dicembre presso il cinema La Compagnia a Firenze (via Cavour 50/R), sia online, nella sala virtuale Più Compagnia sulla piattaforma MYmovies.it, con un doppio programma per raggiungere gli appassionati "lontani ma vicini al festival". 34 le proiezioni previste, tra lungometraggi, documentari e corti, serie web e film d'artista in prima italiana o europea, oltre a talk, mostre, lezioni di cucina, eventi speciali e ospiti in collegamento live, per un'"esperienza India" a 360°.
Storie di riscatto, di coraggio che porta al cambiamento, di empowerment femminile a partire dall'immagine scelta per il manifesto: una donna quale simbolo di vita e rinascita. È questo il messaggio che il festival fa proprio.
Iacopo di Passio, presidente di Fondazione Sistema Toscana, dice: "Non è solo il cinema nazionale che dobbiamo scoprire e valorizzare: grazie alla leva dei festival possiamo aprirci al meccanismo di contaminazione che è tipico del linguaggio audiovisivo. E nel caso del River to River questa contaminazione è ancora più ricca, grazie al modo straordinario in cui la cultura dell'India si esprime nella settima arte".
"Finalmente siamo tornati in sala", racconta la direttrice del festival Selvaggia Velo, e continua: "La modalità online può essere utile e comoda, ma ritrovarsi al cinema è un'altra cosa, e siamo felici di avere entrambe le opzioni quest'anno. Il volto di donna sul manifesto per noi è simbolo di rinascita, credo che tutti ne abbiamo bisogno. Ringrazio tutti i partner e le istituzioni per continuare a credere in noi e confermarci il prezioso supporto".
Per informazioni: www.rivertoriver.it.