Il contenzioso legale che coinvolge Justin Baldoni, Blake Lively e Ryan Reynolds continua a crescere. Il regista ha infatti portato in tribunale Lively e il marito, chiedendo almeno 400 milioni di dollari in danni.
La causa, intentata nel distretto meridionale di New York, arriva dopo la polemica legata all'uscita di It Ends With Us (2024), l'adattamento cinematografico del bestseller di Colleen Hoover. In particolare, secondo le informazioni riportate da Variety, Baldoni accusa i due attori di estorsione civile, diffamazione e violazione della privacy, in un caso che ha attirato l'attenzione dei media e sollevato numerose polemiche.
Il caso Baldoni contro Lively
Il conflitto è nato in seguito a un'altra causa intentata da Lively, che lo scorso 31 dicembre aveva accusato Baldoni, il produttore Jamey Heath e le pubbliciste Melissa Nathan e Jennifer Abel di aver orchestrato una campagna diffamatoria nei suoi confronti come risposta alle sue denunce di molestie sessuali sul set del film.
Da parte sua, Baldoni ha poi citato in giudizio il New York Times per 250 milioni di dollari, accusando il giornale di aver diffuso in modo parziale e manipolato la denuncia di Lively. Secondo Baldoni, la testata avrebbe estrapolato messaggi fuori dal contesto al fine di diffamarlo.
L'avvocato di Baldoni, Bryan Freedman, ha dichiarato che ci saranno ulteriori azioni legali a seguito di questa causa, sostenendo che esistano prove schiaccianti di un tentativo di distruggere la reputazione di Baldoni e dei suoi collaboratori, diffondendo informazioni false. Freedman ha inoltre affermato che Lively sarebbe stata ingannata dal suo team o, peggio ancora, avrebbe travisato consapevolmente la verità, accusandola di sfruttare il caso di molestie per ottenere guadagni reputazionali a danno di chi non ha potere.