J.K. Rowling risponde al New York Times sull'orgasmo femminile

L'autrice di Harry Potter ha replicato ad un articolo del New York Times in cui si sostiene che in realtà l'orgasmo femminile è "un sottoprodotto dello sviluppo dell'orgasmo maschile"

È sempre più chiaro che J.K. Rowling è un dono all'umanità tutta, nonché faro di speranza nella landa piena di pungenti insidie autoreferenziali che è Twitter. Non stiamo qui a fare un resoconto delle frecciatine che ci ha regalato la Nostra finora, anche se certamente ne varrebbe la pena, ma a riportarvi l'ultima freddura con cui ha velocemente ed efficacemente rimarcato e archiviato come evidente baggianata un articolo scientifico (nel senso di resoconto di scienza dell'Alto Medio Evo) pubblicato dal New York Times, nel quale si indaga la confusione degli scienziati sull'evoluzione dell'orgasmo femminile.

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Stando ad una luminare citata nell'articolo, dottoressa Elisabeth Loyd dell'università dell'Indiana - che immaginiamo ben presto sarà oggetto dei peggiori troll della sua vita - non è vero, come invece ritengono altri studiosi, che l'orgasmo femminile sia collegato a necessità riproduttive ed evolutive, ma che anzi sia solo un effetto secondario dell'orgasmo maschile, quello che invece è fondamentale a fini evolutivi: non serve alla donna per rimanere incinta ed è meno affidabile di quello dell'uomo.

Spiega infatti l'articolo che secondo queste ricerche "l'orgasmo maschile non ha mai dato problemi ai biologi che si occupano di evoluzione. Il piacere è direttamente legato all'eiaculazione, il passo più importante nel trasferire i geni del maschio alla generazione successiva. Quel piacere incoraggia gli uomini a produrre più sperma, che è un vantaggio dal punto di vista evolutivo". Secondo il dottor Loyd "la migliore spiegazione dell'orgasmo femminile è che non ha adempiuto a nessun scopo evolutivo, non è altro che un sottoprodotto dello sviluppo dell'orgasmo maschile. L'orgasmo per le donne è cio che i capezzoli sono per l'uomo". Ma pensate un po'! Che divertimento.

Nell'articolo seguono teorie che confutano questa ricostruzione, ma nessuna menzione di studi su mammiferi sconosciuti, o dei livelli di ossitocina e prolattina prodotti dal corpo durante l'atto riesce a convincere come il commento su Twitter della Rowling:

"Certo, la prospettiva di spingere un corpo di tre chili e mezzo fuori dalla tua vagina dovrebbe essere un incentivo più che sufficiente per il sesso"

Nulla da fare, la Rowling ci ha sempre saputo fare con le parole.

Ricordiamo che da settembre l'autrice sarà nelle librerie con Harry Potter e la maledizione dell'erede mentre sullo schermo è atteso Animali fantastici e dove trovarli, il prossimo novembre.