JK Rowling contro la legge scozzese sul riconoscimento di genere: "Danneggerà le donne più vulnerabili"

J.K. Rowling ha condiviso tweet al veleno contro la proposta di legge che semplificherebbe il riconoscimento di genere delle persone trans in Scozia.

J.K. Rowling si è scagliata contro la nuova legge scozzese sul riconoscimento di genere delle persone trans che, a detta dell'autrice di Harry Potter, "danneggerà le donne più vulnerabili", eliminando la necessità di rapporti psichiatrici prima della transizione.

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J.K. Rowling, celeberrima scrittrice dei romanzi di Harry Potter, è tornata ad esporsi su questioni che riguardano le persone transessuali. Stavolta, Rowling ha preso di mira il nuovo disegno di legge che in Scozia apporterà una serie di modifiche al Gender Recognition Act, in vigore dal 2004. Se tale normativa dovesse essere approvata, eliminerebbe la necessità per coloro che desiderano cambiare sesso di mostrare referti medici e psichiatrici.

Rowling ha twittato: "La legge che Nicola Sturgeon sta cercando di approvare in Scozia danneggerà le donne più vulnerabili della società: quelle che cercano aiuto dopo violenze/stupri maschili e donne incarcerate. Le statistiche mostrano che è già molto più probabile che le donne incarcerate abbiano subito abusi in precedenza". Sono state proposte modifiche al disegno di legge nel tentativo di "snellire" il processo. Se approvato, includerà anche l'abbassamento dell'età in cui le persone possono presentare domanda per cambiare sesso, da 18 a 16 anni.

Rowling ha scritto, in un tweet successivo: "Diversi gruppi di donne hanno presentato al governo prove attendibili sulle probabili conseguenze negative di questa legge per le donne e le ragazze, in particolare le più vulnerabili. Tutto è stato ignorato. Se la legge verrà approvata e tali conseguenze dovessero verificarsi, il governo non potrà fingere di non essere stato avvertito". Ricordiamo che J.K. Rowling ha affrontato una valanga di accuse di transfobia da quando ha pubblicato un saggio sul suo sito web, nel luglio 2020, in cui sosteneva che il sesso biologico sia una cosa reale e concreta. L'autrice di Harry Potter ha anche rivelato di essere "sopravvissuta ad abusi domestici e aggressioni sessuali". È stata etichettata come Terf (femminista radicale trans-esclusiva) dopo aver contestato l'espressione "persone che hanno le mestruazioni".

I protagonisti di Harry Potter, Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson ed Evanna Lynch, che si sono recentemente riuniti per il 20° anniversario di Harry Potter e la Pietra Filosofale (senza Rowling), sono tra coloro che l'hanno condannata. La scrittrice ha precedentemente rivelato che "centinaia di attivisti trans hanno minacciato di picchiarmi, violentarmi e assassinarmi".