Quando Matt Damon ha girato Jason Bourne, il quinto capitolo della serie dedicata all'ex sicario della CIA, erano trascorsi circa 10 anni dal terzo film, che lo vedeva ancora protagonista. Tornare a vestire i panni dell'ex agente segreto non è stata proprio una passeggiata per l'attore che, tra dieta drastica e duro allenamento, non ha mai nascosto l'estrema difficoltà.
Intervistato dalla BBC subito dopo l'uscita del film, nel 2016, Matt Damon ha raccontato quanto ha dovuto soffrire per rimettersi in forma e rientrare così nei panni di Jason Bourne: "Quando abbiamo girato il primo film avevo 29 anni e già allora pensai che fosse un lavoro davvero duro avere la forma fisica richiesta. Ora che ne ho 45 posso ammettere che è stato brutale! Nel giorno del mio 45° compleanno abbiamo girato una scena di combattimento a mani nude e non posso nascondere che ho dovuto faticare moltissimo".
Quella della forma fisica doveva essere diventata una vera e propria ossessione per Damon, che ha affrontato la questione in numerose altre interviste. Nel 2017 per esempio ha dichiarato a Total Film: "Quando ho interpretato Jason Bourne avevo 45 anni e a quelli della mia età dicevo 'Non ne vale la pena! Questo non è il modo in cui nessuno di noi dovrebbe vivere!'". Scendendo più nei dettagli, l'attore ha raccontato in cosa consistevano. grosso modo, gli allenamenti che doveva sostenere ogni giorno: "A meno che non sia il tuo lavoro, tre ore al giorno in palestra, poi una lunga corsa, o in alternativa una lunga passeggiata con un guibbotto con dei pesi addosso... non è affatto bello". Per non parlare della questione 'piaceri della tavola': "Poi c'era la dieta, in cui non potevi mangiare davvero nulla di quello che volevi mangiare. Rinunciare anche a bere quel bicchiere di vino a fine giornata è davvero noioso".
A imporre una simile preparazione, però, non era solo il ruolo stesso ma anche le richieste di Paul Greengrass. Non soltanto il regista aveva chiesto a Matt Damon di mettere su più muscoli per il ruolo dell'ex agente CIA, aveva anche sottolineato che il suo personaggio doveva somigliare a qualcuno che non ha avuto una vita facile. L'unico modo per raggiungere l'obiettivo? Mettere il protagonista a dura prova. Come Damon ha raccontato, Greengrass gli disse: "Deve sembrare uno che ha sofferto, e l'unico modo per sembrare uno che ha sofferto... è soffrire". L'attore ha anche aggiunto però che il regista aveva ragione: "E io sapevo che aveva ragione, quindi ho pensato 'Se devo farlo, allora devo farlo bene'".