Aquaman si è rivelato uno dei cinecomic di maggior successo degli ultimi anni con oltre 1 miliardo di dollari incassato in tutto il mondo, ma tra i fan del film non c'è il regista James Cameron.
L'autore di Avatar, in un'intervista rilasciata a Yahoo! ha infatti spiegato di aver apprezzato la capacità di divertire, criticando però la mancanza di realismo: "Non avrei mai potuto realizzare quel film perché richiede questa totale disconnessione quasi onirica da ogni logica della fisica o dalla realtà. Esiste da qualche parte tra la mitologia greca e quella delle fiabe. E le persone si spostano velocemente sotto la superficie dell'acqua perché... immagino si diano la spinta mentalmente. Non lo so. Devi accettarlo senza farti domande".
Le tante perplessità suscitate dal film nella mente del filmmaker sono causate dalla sua conoscenza dell'ambiente subacqueo, avendo trascorso molte ore in immersione: "Sono davvero esigente per quanto riguarda ciò che accade sott'acqua. Deve sembrare realistico, anche se posso apprezzare un film che non lo sia pur non coinvolgendomi perché non sembra reale".
Cameron ha però lodato la capacità di dare spazio alle tematiche ambientali nel cinecomic, in particolare gli elementi che criticano la mancata attenzione da parte degli esseri umani per il delicato ecosistema e la mancanza di rispetto che provoca molti problemi agli oceani.
Il regista James Wan aveva parlato in precedenza di James Cameron dichiarando: "La prima regola è che non si può entrare in competizione con lui perché è in una categoria a parte e il nostro film è comunque completamente diverso dai suoi progetti".
Da molti anni ormai, Cameron è al lavoro sui sequel di Avatar, il primo del quale uscirà nel 2020. Nei giorni scorsi, il produttore Jon Landau, a proposito dello status di lavorazione di Avatar 2, aveva dichiarato: "Siamo in una delle fasi avanzate della produzione. Abbiamo completato la performance capture con Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Cliff Curtis e Sigourney Weaver e un grandioso gruppo di ragazzini. Abbiamo girato non solo su un set, ma anche in una vasca enorme, sotto la superficie dell'acqua e sopra. James ha inserito nelle sceneggiature tutto quello che ci si aspetterebbe per un sequel di Avater. Una storia che si completa da sola, un viaggio emozionante in un mondo mai visto".