Blake Lively sostiene di aver subito danni per 161 milioni di dollari a causa della campagna diffamatoria lanciata contro di lei durante l'uscita di It Ends With Us - Siamo noi a dire basta.
Gli avvocati dell'attrice sostengono infatti che abbia perso almeno 56,2 milioni di dollari in guadagni passati e futuri derivanti dalla recitazione, dalla produzione, dalla promozione e dalle sponsorizzazioni.
Affermano inoltre che il suo marchio di cosmetici, Blake Brown, abbia perso 49 milioni di dollari e che la sua azienda di bevande, Betty Buzz/Betty Booze, abbia perso 22 milioni di dollari a causa del danno arrecato alla sua immagine.
La cifra chiesta da Lively è tre volte il danno subito
Lively dovrà comparire in tribunale il prossimo marzo per la causa intentata contro il co-protagonista e regista Justin Baldoni, il produttore Jamey Heath, il capo dello studio Steve Sarowitz e i loro addetti stampa. L'attrice sostiene di essere stata bersagliata da commenti al vetriolo online come ritorsione per aver denunciato molestie sessuali sul set.
I suoi avvocati sostengono che abbia subito un danno alla reputazione pari ad almeno 34 milioni di dollari, sulla base di 65 milioni di impressioni negative su di lei generate sui social media.
Nella causa, presentata per la prima volta il 31 dicembre 2024, gli avvocati di Lively avevano dichiarato solo che i danni subiti dalla loro assistita superavano i 75.000 dollari. Ma in una dichiarazione fornita alla difesa a luglio e resa pubblica questo mercoledì, hanno sostenuto che i danni effettivi sono di almeno 161 milioni di dollari. I suoi avvocati chiederanno anche un risarcimento punitivo pari ad almeno tre volte tale importo.
L'attrice chiamerà nomi importanti di Hollywood come testimoni
La dichiarazione di Lively sottolinea che l'importo del risarcimento richiesto è preliminare e soggetto a verifica tramite testimonianza di esperti durante il processo: "Si tratta di cifre indicative", ha affermato Gregory Doll, avvocato dello studio Doll Amir Eley di Los Angeles. "Si vuole indicare una cifra sufficientemente alta da preoccupare la controparte e spingerla a raggiungere un accordo".
La divulgazione di Lively include anche una lunga lista di celebrità e dirigenti di Hollywood che potrebbero avere informazioni rilevanti per il caso, anche se è improbabile che i grandi nomi testimonino effettivamente. La lista include Taylor Swift, Emily Blunt, Scooter Braun, Hugh Jackman, Gigi Hadid, Ari Emanuel, il presidente della Sony Pictures Tony Vinciquerra e il capo della Sony Pictures Tom Rothman.