Irene Papas: la leggendaria attrice greca morta a 96 anni

Irene Papas è morta il 14 settembre 2022 all'età di 96 anni, l'attrice greca era stata diretta, tra gli altri, da Francesco Rosi, Monicelli ed Elio Petri.

La celebre attrice greca Irene Papas è morta oggi, 14 settembre 2022. L'annuncio dal ministro della cultura greco Nicholas Yatromanolakis e dall'agenzia di stampa greca Ana-Mpa, che scrive come l'attrice "lascia una grande eredità culturale". Irene Papas soffriva da anni di Alzheimer.

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Nata a Chiliomodi, un piccolo paese della Corinzia (nel Peloponneso), il 3 settembre 1926, Irene Papas ha recitato in oltre 70 film in una carriera durata più di 50 anni. I suoi tratti mediterranei e la sua bellezza l'hanno resa un simbolo trasformandola in una rappresentante della cultura mediterranea all'estero.

Nel 1961, Irene Papas ha recitato ne I cannoni di Navarone e nel 1964 in Zorba il greco di Michael Cacoyannis, film che l'hanno resa una celebrità internazionale. Tra le sue interpretazioni più celebri quella di Penelope nello sceneggiato su l'Odissea (1968). Una delle sue ultime apparizioni cinematografiche è stata ne Il mandolino del capitano Corelli nel 2001, al fianco della star di Hollywood Nicolas Cage, seguita nel 2003 da Un film parlato, dove è stata diretta dal grande maestro portoghese Manoel de Oliveira.

Amica intima di Katharine Hepburn, con la quale nel 1971 recitò in Le troiane e che la definì "una delle migliori attrici nella storia del cinema", in un'intervista, dopo la morte di Marlon Brando, la Papas dichiarò di aver avuto una relazione con l'attore americano in passato e che erano rimasti "cari amici" fino alla fine.

Nel 1995 Irene Papas ha ricevuto il riconoscimento di Commendatore dell'Ordine della Fenice dall'allora presidente greco Kostis Stefanopoulos. L'attrice parlava correntemente l'italiano, avendo interpretato ruoli teatrali e girato molti film nel nostro paese a cui era particolarmente legata. Tra i titoli più importanti, Le infedeli (1953) di Steno e Mario Monicelli A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri e Cronaca di una morte annunciata (1986) di Francesco Rosi.